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QUELLA POESIA PASOLINIANA
Venerdì scorso, a Genova, è andato in scena un piccolo miracolo, i cui protagonisti sono un po quelli di sempre per i miracoli di questo tipo. Si è fatta Cultura. Sul palco cera Francesco De Gregori, cantante e poeta; sotto il palco cera Vincenzo Spera, organizzatore di eventi musicali di altissimo livello, probabilmente il miglior operatore culturale di casa nostra; in platea cera Alessandro Repetto, presidente della Provincia, che negli anni si sta dimostrando lunico a credere nella forza culturale e civile della musica.
Come? De Gregori è sempre stato vicino al mondo diessino, senza peraltro mai diventare un predicatore da concerto, ma riservando i suoi messaggi ai testi delle canzoni? Spera viene da sinistra? Repetto è ulivista, un ultrà di centro della Margherita? E allora?
Prendete, Repetto. Noi, come facciamo sempre, come facciamo con tutti, lo critichiamo, anche aspramente, quando cè da criticarlo. E lo applaudiamo quando cè da applaudirlo. Siamo il Giornale mica per niente; lonestà intellettuale è un credo che va oltre la politica. (...)
Come? De Gregori è sempre stato vicino al mondo diessino, senza peraltro mai diventare un predicatore da concerto, ma riservando i suoi messaggi ai testi delle canzoni? Spera viene da sinistra? Repetto è ulivista, un ultrà di centro della Margherita? E allora?
Prendete, Repetto. Noi, come facciamo sempre, come facciamo con tutti, lo critichiamo, anche aspramente, quando cè da criticarlo. E lo applaudiamo quando cè da applaudirlo. Siamo il Giornale mica per niente; lonestà intellettuale è un credo che va oltre la politica. (...)
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