Stile

Quell'antico sapore della pasta di Camerino

Dopo quella fresca all'uovo, l'ultima novità è «Hammurabi» di grano monococco integrale

Elisa Simonetti

Non è semplicemente una pasta, quella di Camerino. Dentro, mescolata alle uova fresche e alle farine di alta qualità, in quel triplo impasto senza annacquature, essiccato per 22 ore a una temperatura che non supera i 50º, c'è una storia. Una storia che parte da lontano e parla di un territorio meraviglioso, quello delle Marche dove la pasta fatta in casa è una tradizione ma anche quello dove due anni fa una scossa di terremoto ha squartato un paese. Lì, molti anni prima c'era il piccolo laboratorio artigianale della famiglia Maccari, cresciuto anno dopo anno fino a scalare i vertici del mercato nazionale e internazionale arrivando a produrre circa 450 quintali di pasta al giorno. E lì la famiglia Maccari all'indomani di quel terribile terremoto che ha lasciato senza un tetto anche molti amici, parenti e dipendenti dell'azienda ha deciso di investire ancora ampliando lo stabilimento produttivo grazie a un investimento di 3 miliardi di euro. L'obiettivo: dare un segnale a tutti i camerti che il territorio è ferito ma non è morto. Che c'è la possibilità e la voglia di fare impresa. Che bisogna andare avanti e guardare oltre. Non stupisce dunque se la loro pasta all'uovo è stata premiata come la migliore pasta italiana per il rapporto qualità/prezzo. E non stupisce neanche se mentre il mercato della pasta all'uovo è in costante diminuzione quello della pasta di camerino corre in controtendenza crescendo sia per valori che per volume. «Non c'è un'altra pasta come la nostra perchè nessuno garantisce materie prime 100 per cento italiane», spiega Federico Maccari Ceo di entroterra Spa. «Uno dei plus di questa azienda è la capacità di fare impresa in maniera serie e responsabile ma anche innovativa. Oggi il consumatore vuole essere sempre più informato e sapere cosa acquista e cosa mangia in un mercato sempre più vocato alla ricerca della qualità e della selezione delle materie prime». la ricerca va avanti. Dopo la pasta all'uovo, quella di semola di grano duro e al farro biologiche ecco l'ultima nata: la pasta Hammurabi. È una pasta di grano antico monococco integrale 100% italiano macinato a pietra realizzata e commercializzata sempre col marchio La Pasta di camerino.

Penne, tortiglioni e spaghetti per il momento con una caratteristica precisa: l'alta digeribilità. «Hanno un altissimo contenuto di proteine 20%, di fibre e di molti minerali come il fosforo, ferro e magnesio e un bassissimo indice di glutine», spiega ancora Maccari. Il grano monococco è una coltura antica, «abbandonata - dice ancora - perchè ha una resa in campo di molto inferiore risèetto ai grani tradizionali». Loro l'hanno recuperata. E la consigliano anche solo con un filo d'olio. Ideale per i bambini, per chi fa sport.

Oppure semplicemente per chi vuole mangiare sano senza rinunciare al gusto.

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