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Raccoglie un milione di euro l'asta del Centro Dino Ferrari

L'evento benefico per i 120 anni dalla nascita del grande Enzo

Camilla Golzi Saporiti

Un successo, un vero successo sotto ogni punto di vista. 170 presenti provenienti da ogni parte del globo e un milione di euro raccolti. Questi i numeri record della serata di gala con asta benefica andata in scena sabato scorso nella cornice del Museo Enzo Ferrari di Modena. Non poteva che tenersi lì, nei luoghi d'origine tanto cari al padre del Cavallino Rampante, la celebrazione dei suoi 120 anni dalla nascita. Un'occasione più che un pretesto non solo per ricordare il grande uomo, imprenditore e pilota che fu Enzo Ferrari. Ma anche per proseguire la sfida all'insegna della solidarietà che lui stesso intraprese ormai più di trent'anni fa, fondando, dopo la morte del figlio Dino, colpito da una grave malattie neurodegenerativa, il Centro Dino Ferrari. Che dal 1981 si occupa di sostenere e incrementare l'attività di ricerca scientifica nel campo delle malattie neurodegenerative e neuromuscolari, dalle distrofie muscolari all'Alzheimer, dal morbo di Parkinson alla sclerosi multipla. Per portare avanti l'impresa, per alimentare di nuove e preziose risorse la ricerca, ecco l'idea, l'iniziativa, l'organizzazione di una serata d'eccezione con tanto di super asta a fondo benefico. Detto, fatto.

«Se le premesse facevano ben sperare, il risultato finale ha superato le aspettative, e di gran lunga», racconta con soddisfazione Manuela Consensi Dini, Vicepresidente del Centro. La cena è stata pensata, curata e offerta niente meno che dallo chef Massimo Bottura. L'asta è stata seguita e battuta da Sotheby's sotto lo sguardo attento di Filippo Lotti, amministratore delegato di Sotheby's Italia.

All'incanto sono sfilati lotti da far brillare gli occhi agli appassionati di motori, tra cui una Ferrari F12TdF Special Edition, aggiudicatasi per la bella cifra di 875 mila euro, la tuta da corsa autografata dal campione Sebastian Vettel, un intero motore Ferrari 051 montato sulla F2002 nella stagione 2002, una deriva ala anteriore montata sulla F138 durante la stagione 2013 e l'insegna dealer Ferrari originale di Rossocorsa a Milano.

Non solo. C'erano anche una VIP Experience per assistere al gran Premio di Formula 1 ad Abu Dhabi e un casco personalizzato da Garage Italia, l'hub creativo di Lapo Elkan. Insomma, un ricco e accattivante bottino per attirare le attenzioni (e le offerte) dei 170 presenti, tra cui più di 50 collezionisti provenienti da Italia, Regno Unito, Austria, Svizzera, Germania e Taiwan. Di certo non si sono fatti pregare.

Tra le tavole apparecchiate a regola d'arte, mentre assaggiavano manicaretti da masterchef, gli offerenti si sono contesi con agguerrito aplomb i lotti in palio, riscaldando l'atmosfera in sala.

Che, impalpabile e toccante allo stesso tempo, è stata forse il primo successo di una serata che ha raccolto per la più nobile delle cause il meglio del meglio.

Dai motori della Ferrari alla cucina di Bottura, dalla classe di Maria Luisa Trussardi, Presidente dall'Associazione Centro Dino Ferrari, al tocco umano di Piero Ferrari, figlio dell'indimenticabile Enzo.

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