Racket, ad Afragola la camorra sfida lo Stato: esplosa un’altra bomba

La deflagrazione è avvenuta nel centro cittadino di Afragola. Sul posto polizia e carabinieri

Racket, ad Afragola la camorra sfida lo Stato: esplosa un’altra bomba

Più forze dell’ordine sul territorio, diverse operazioni ad alto impatto per contrastare le attività criminose, più pattuglie a perlustrare le strade cittadine. Afragola da una decina di giorni è blindata. Polizia di Stato a Arma dei carabinieri stanno mettendo in atto i piani di intervento per far fronte alla strategia del terrore avviata dagli uomini del racket, che da circa un mese stanno cercando di imporsi con le bombe. Ma questo non è bastato a fermare gli attentatori: nella notte ignoti hanno fatto saltare in aria un altro ordigno.

Erano più o meno le 23,30 quando un boato si è propagato con tutta la sua potenza da corso Vittorio Emanuele, una strada situata nel pieno centro della città a nord di Napoli. A farne le spese questa volta è stato un autosalone situato al piano terra di un immobile abitato da diverse famiglie. Lo scoppio ha sconquassato i residenti e creato danni notevoli ai locali della rivendita e alle auto esposte al suo interno. Sul posto sono accorsi poliziotti e carabinieri. Hanno eseguito i rilievi e avviato le indagini del caso.

L’ultima bomba era esplosa il 4 gennaio scorso, quando la sequela preoccupante di attentati dinamitardi ai danni delle attività commerciali spinse Questura e comando provinciale dell’Arma a mettere in atto azioni di contrasto più incisive. Solo poche ore prima della deflagrazione avvenuta ieri, furgoni e auto della Polizia, con l’ausilio di un elicottero, avevano cinturato e messo sotto assedio il famigerato rione Salicelle, covo di diversi criminali della zona. Altri blitz erano stati eseguiti nei giorni precedenti da poliziotti e carabinieri, e le operazioni avevano portato a diverse denunce e sequestri. La Stato, insomma, sta facendo sentire la sua presenza ad Afragola.

Questo, però, non ha spaventato chi vuole il pizzo dai commercianti, chi probabilmente sta approfittando dell’indebolimento del clan Moccia per poter assumere il comando negli affari illeciti e sta provando a imporsi usando il terrore.

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