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Dal complotto dei frigoriferi alla congiura dei materassi

Il sindaco di Roma: "Si vedono ancora cassonetti vuoti e troppi rifiuti appoggiati fuori". Anche se le isole ecologiche ci sono e funzionano

Dal complotto dei frigoriferi alla congiura dei materassi

“Ho sempre rifiutato la logica dei 100 giorni perché questo ti spinge a dare solo una bella mano di bianco. Noi abbiamo arato un terreno e cominciato a seminare, le prime piantine si vedono già nascere. Non sono perfetta in tutto ma riuscirò a cambiare Roma”. Ne è sicura il sindaco di Roma, Virginia Raggi che, in un’intervista rilasciata al direttore di Repubblica, Mario Calabresi, traccia un bilancio dei suoi primi mesi alla guida delle Capitale.

Il sindaco affronta a lungo il problema principale della città, la sporcizia e sembra quasi alludere a un complotto contro la sua amministrazione. “Noi ora ci troviamo a smuovere una montagna, ma lo faremo, non è un problema. Certo ci vuole un po’ di tempo. Poi devo dire che non ho mai visto tanti rifiuti pesanti, divani, frigoriferi abbandonati per strada. Non so se vengono fatti dei traslochi, se tanta gente sta rinnovando casa, ma è strano…”, dice sibillinamente. Non parla apertamente di un complotto ma ribadisce: “è un po’ strano, ci sono frigoriferi che invece di essere portati all’isola ecologica vengono buttati vicino ai cassonetti e non è mica un lavoro semplice portarli lì, non so neanche come facciano. Però il frigorifero è già tutto sfondato e graffitato. Mi sembra strano”. Il sindaco non ha idea di chi getti così alla rinfusa i rifiuti ingombranti e chiede la “collaborazione dei cittadini” perché “si vedono ancora cassonetti vuoti e troppi rifiuti appoggiati fuori”, anche se le isole ecologiche ci sono e funzionano. Ad ogni modo la soluzione è quella di chiudere il ciclo dei rifiuti e “far sì che Ama si occupi di tutta la filiera anche nelle parti che possono essere remunerative” e poi “rimettere in funzione i due impianti di Salario e Rocca Cencia”. Sull’indagine che riguarda l’assessore all’ambiente Paola Muraro, dice: “mi sembra che già adesso una delle ipotetiche accuse, quella di abuso d’ufficio, stia cadendo. Se io dovessi dare retta ai giornali e rimuovere le persone a seconda di quello che scrivete, allora non so che fine avremmo fatto…”. A differenza del pensiero dominante dentro il suo partito, la Raggi ha un atteggiamento garantista e spiega che fino a una condanna definitiva tutte le accuse sono solo presunte contestazioni. “Vorrei capire di cosa si tratta e poi all’esito di questa disclosure, se e quando ci sarà, prenderemo una decisione”, aggiunge il primo cittadino riferendosi all’un avviso di garanza che, fino a oggi, pare non essere arrivato. (IL #FRIGOGATE SU TWITTER)

Anche l'assessore Muraro, a margine della commissione Ambiente, ha lasciato intendere che ci sia una sorta di complotto nei confronti del suo operato. "In questi due giorni - ha detto - ad esempio hanno pulito piazza Giureconsulti e stamattina c'era un materasso. Sembra ci sia una volontà, perché dove trovano pulito là scaricano materassi". A chi le chiede se ritiene che ci sia un disegno in tutto questo, l'assessore ha risposto: "Noi stiamo valutando e studiando il sistema, perché se voi vedete in giro per Roma ci sono dei sacchetti neri vicino ai cassonetti. Se uno li apre c'è dell'indifferenziato, sembra molto materiale che viene non dal domestico. Ci sono anche utenze commerciali, o pseudo commerciali, che non sono censite da Ama, tipo i bed&breakfast.

Dobbiamo individuarle e creare un sistema di raccolta".

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