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Rai, ultimatum di Santoro "Masi deve sbloccare tutto Annozero andrà in onda"

Lettera del conduttore al dg: "Non c'è più spazio per un accordo tra noi. La trasmissione deve andare in onda, quindi firma i contratti dei miei collaboratori". Masi lo gela: "Il palinsesto lo propongo io". Il Cda rinvia sulle nomine: Mineo resta a Rainews24 

Rai, ultimatum di Santoro 
"Masi deve sbloccare tutto 
Annozero andrà in onda"

Roma - Adesso pesta i pugni sul tavolo e piedi per terra. Non c'è più spazio per nessuna transazione: "Annozero deve andare in onda la prossima stagione". A chiarirlo è stato lo stesso Michele Santoro, in una lettera al direttore generale della Rai, Mauro Masi. "Non c’è più spazio per rinvii e ambiguità. E non c’è più tempo per trovare alcun accordo tra noi che non preveda la messa in onda di Annozero" ha scritto Santoro." Ti prego di provvedere di conseguenza a sbloccare le pratiche che con i miei collaboratori sono state già tutte opportunamente istruite e consegnate alla Rete dopo aver definito con il direttore Liofredi e gli uffici competenti della Rai date e modalità produttive" ha aggiunto. Ma Masi lo gela: "Sul punto sollevato la governance aziendale è estremamente chiara: i palinsesti sono proposti al Cda esclusivamente dal dg in base a considerazioni di merito specifico".

Danno al servizio pubblico "La mancata messa in onda del programma sarebbe un grave danno per il servizio pubblico" ha ammonito Santoro "e mi costringerebbe a impiegare tutte le energie per difendere diritti miei, dei miei collaboratori e degli spettatori". "Gentile direttore" si apre la lettera "al termine di una stagione faticosa, durante la quale sono stato costretto a lavorare più per contrastare manovre politiche e impedimenti burocratici che per realizzare un prodotto televisivo, solo al fine di trovar modo di continuare a svolgere la mia professione con un minimo di serenità, avevo accolto il tuo invito a valutare una ipotesi transattiva che ponesse fine all’interminabile vicenda giudiziaria che mi riguarda. Ma siccome nessuna azienda seria rinuncerebbe a cuor leggero a una trasmissione come Annozero e nessuna azienda libera discuterebbe di materie contrattuali riguardanti i suoi dipendenti come ha fatto la Rai, addirittura dedicando intere trasmissioni alla nostra cosiddetta trattativa, si è scatenata una incredibile concatenazione di errori di comunicazione e polemiche" ha ricordato.

Mai senza "Oggi sono costretto a constatare che non si è ottenuto il risultato sperato: individuare soluzioni che appaiano e siano dalla parte del pubblico" ha sottolineato. "È, invece, risultato evidente che Annozero, perfino da chi esprime nei suoi confronti critiche violente, è considerato un elemento assai importante del panorama informativo italiano" ha aggiunto "il clamore suscitato dalla eventualità di una sua soppressione, al di là delle critiche ingiustificate e immotivate sulla portata e il valore del possibile accordo, ha dimostrato inequivocabilmente che un pubblico enorme non vuole rinunciare a uno dei suoi appuntamenti preferiti. Perciò lasciami dire che, indipendentemente dalle tue intenzioni, la tattica di rinviare continuamente la conferma in palinsesto del programma, anche dopo quanto emerso dall’inchiesta di Trani, conferma nell’opinione pubblica la convinzione di un carattere strumentale dell’interesse manifestato per le nuove trasmissioni alle quali avrei potuto dar vita" ha insistito.

Cda Rai, rinvio sulle nomine Le nomine che dovevano essere decise oggi dal Consiglio di amministrazione della Rai, tra cui quella del nuovo direttore di Rainews24, sono stata rinviate a una prossima riunione. Il Cda di viale Mazzini si è riunito alle 14.30, con all’ordine del giorno la discussa sostituzione di Corradino Mineo, da tempo direttore del canale pubblico "all news" e destinato a guidare secondo alcuni media la testata d’informazione parlamentare della Rai. A difesa di Mineo in questi giorni si sono pronunciati esponenti politici, anche del centrodestra, e culturali, che hanno criticato la prevista nomina di Francesco Ferraro, caporedattore di TgSky24 e considerato vicino alla Lega.

Tra gli altri possibili ricambi di cui si è parlato in questi giorni, quello del direttore di Rai 2 Massimo Liofredi con la giornalista del Tg1 Susanna Petruni.

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