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Rapina fallita finisce in sparatoria
Scoperti in uno sgabuzzino dal quale si apprestavano ad assaltare una banca: due arrestati, il terzo riesce a fuggire
Scoperti in uno sgabuzzino dal quale si apprestavano ad assaltare una banca: due arrestati, il terzo riesce a fuggire
Una rapina in banca è stata sventata, ieri mattina, nella capitale grazie allefficacia del piano anti-rapine disposto dallufficio prevenzione della questura e alla preziosa collaborazione di un cittadino. Sono finiti in manette due dei tre ladri: un italiano, C. M. di 54 anni, e un polacco di 32 anni, S. R., entrambi con precedenti per droga e armi. Il terzo è fuggito in auto.
Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, i tre rapinatori, lunedì notte, sarebbero entrati nel palazzo, in via Portuense, al civico 478, e si sarebbero nascosti nel sottoscala, allinterno di un piccolo sgabuzzino condominiale, la cui parete confina con quella delladiacente filiale della Banca di Toscana. I ladri hanno quindi dato inizio al loro piano, praticando un buco di 50 centimetri per 60 nel muro probabilmente con lausilio di uno scalpello, e hanno aspettato pazientemente larrivo, allalba di ieri, della guardia giurata, con lintenzione di chiedergli sotto la minaccia delle armi di aprire le casseforti. Ma la segnalazione di un cittadino, che aveva notato qualcosa di strano, ha rovinato il piano dei malviventi. Verso le 7.20 infatti, le pattuglie della polizia sono intervenute sul posto tempestivamente e tre agenti della sezione volanti hanno bloccato due dei tre pregiudicati, che avevano già indossato parrucche e baffi finti e si apprestavano a fare irruzione nella banca. Vistisi perduti, i rapinatori hanno aperto un conflitto a fuoco contro gli agenti e sono riusciti anche a colpire alla testa uno di loro, con il calcio della pistola. Ma i poliziotti hanno avuto la meglio. Sono riusciti a neutralizzare i balordi e a disarmarli. La polizia ha posto sotto sequestro uno scooter che sarebbe servito per la fuga dei mancati ladri e ha rilevato tracce di sangue sul pavimento dello sgabuzzino che consentiva laccesso allistituto di credito. Il terzo complice è riuscito a fuggire ed è ora ricercato.
Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, i tre rapinatori, lunedì notte, sarebbero entrati nel palazzo, in via Portuense, al civico 478, e si sarebbero nascosti nel sottoscala, allinterno di un piccolo sgabuzzino condominiale, la cui parete confina con quella delladiacente filiale della Banca di Toscana. I ladri hanno quindi dato inizio al loro piano, praticando un buco di 50 centimetri per 60 nel muro probabilmente con lausilio di uno scalpello, e hanno aspettato pazientemente larrivo, allalba di ieri, della guardia giurata, con lintenzione di chiedergli sotto la minaccia delle armi di aprire le casseforti. Ma la segnalazione di un cittadino, che aveva notato qualcosa di strano, ha rovinato il piano dei malviventi. Verso le 7.20 infatti, le pattuglie della polizia sono intervenute sul posto tempestivamente e tre agenti della sezione volanti hanno bloccato due dei tre pregiudicati, che avevano già indossato parrucche e baffi finti e si apprestavano a fare irruzione nella banca. Vistisi perduti, i rapinatori hanno aperto un conflitto a fuoco contro gli agenti e sono riusciti anche a colpire alla testa uno di loro, con il calcio della pistola. Ma i poliziotti hanno avuto la meglio. Sono riusciti a neutralizzare i balordi e a disarmarli. La polizia ha posto sotto sequestro uno scooter che sarebbe servito per la fuga dei mancati ladri e ha rilevato tracce di sangue sul pavimento dello sgabuzzino che consentiva laccesso allistituto di credito. Il terzo complice è riuscito a fuggire ed è ora ricercato.
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