Economia

Regali di Natale, corsa a cibo e hi-tech

Il 90% degli italiani metterà almeno un regalo sotto l'albero di Natale, anche se si concentrerà nella maggior parte dei casi su doni «utili» come il cibo e l'abbigliamento: è quanto emerge da una indagine della Confcommercio sui consumi natalizi, secondo la quale nonostante il clima di fiducia «ancora incerto» la stragrande maggioranza delle persone non rinuncerà alla tradizione. Cesti, panettoni, cioccolata e regali alimentari in generale sono in forte crescita (dal 56,7% al 66,2% dei consumatori ne acquisterà almeno uno), superando i capi di abbigliamento che invece registrano un calo (dal 70,5% delle risposte al 62,3% con una riduzione di 8,3 punti).
Forse anche a causa della maggiore vicinanza delle festività natalizie con la stagione dei saldi rispetto agli anni passati si riducono quindi le spese in golf, sciarpe e cappelli, per puntare soprattutto sui prodotti tecnologici. Cresce infatti il numero delle persone che punterà a regalare I-pod, I-pad, lettori mp3 e playstation, con il 30,7% delle risposte a fronte del 14,2% del 2009 (le risposte sui regali natalizi possono naturalmente essere multiple), mentre il mercato dei cellulari si assesterà con un aumento di appena 2,1 punti (il 18,7% del campione pensa di regalarne uno contro il 16,6% del 2009). I libri restano un regalo molto gettonato (il 62,2% dei consumatori ne comprerà almeno uno) assieme agli articoli di cura della persona (56% delle risposte).
Sotto l'albero non mancheranno i giocattoli (52% delle risposte) ma soprattutto abbonderà il vino (il 57,6% dei consumatori pensa di regalarne con un aumento di 6,7 punti sul 2009). Forte aumento di vendite in arrivo durante le festività per computer, stampanti e scanner (il 18,2% delle risposte contro il 9% del 2009) e per gli elettrodomestici (che comprendono i televisori), con il 18% delle risposte contro il 13,8% del 2009. I destinatari dei regali saranno prevalentemente i familiari (l'89,2% dei casi) e gli amici (63,2%), mentre circa due terzi del campione (il 66,3%) ammette che si farà un «autoregalo». I regali per ragioni di lavoro riguardano il 36% del campione. Nella fascia di coloro che non faranno regali (il 9,4% del totale) il 70% dichiara di non avere risorse per affrontarli. Tra chi li fa c'è comunque una grande parte (il 30,7%) che li considera «una spesa necessaria della quale si farebbe volentieri a meno», mentre il 22,9% li considera «una spesa del tutto inutile che si è costretti ad affrontare». I regali di Natale sono una «spesa piacevole» solo per il 46,4% del campione, con un calo di oltre 9 punti rispetto al 2009.
Sempre più consumatori infine - segnala l'indagine - guardano alla grande distribuzione per i propri acquisti (il 62,8%, con un aumento di quasi 14 punti).

In aumento anche la percentuale di coloro che pensa di rivolgersi ad internet, mentre il canale tradizionale dei piccoli negozi perde quota (-12,2 punti sul 2009), anche se continua ad essere utilizzato, per almeno un regalo, da oltre la metà del campione (54,5%).

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