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La regina Elisabetta non ha mai visitato la Grecia

La regina Elisabetta non ha mai visitato la Grecia, patria d’origine del principe consorte Filippo di Edimburgo. Si fa fatica a crederlo, ma dietro a questa scelta vi sarebbero delle ragioni di Stato

La regina Elisabetta non ha mai visitato la Grecia

La regina Elisabetta non ha mai visitato la Grecia. Sembra un’assurdità, invece è proprio così. La sovrana ha viaggiato in lungo e in largo, attraversando l’intero pianeta non solo nei suoi anni di regno, ma anche quando era ancora una principessa. Eppure non ha mai messo piede nella patria di Omero e del principe Filippo. Cosa ne penserà quest’ultimo non è dato saperlo, ma la vicenda incuriosisce da anni gli esperti reali. Elle riferisce il parere dello storico Hugo Vickers il quale, durante un’intervista alla BBC, tenta di spiegare una delle possibili ragioni per cui la regina ha preferito evitare, almeno finora, di vedere il paese d’origine del marito: “Il principe Filippo non ama la Grecia perché suo padre, il principe Andrea, è stato messo sotto processo e avrebbe potuto essere giustiziato”.

La famiglia del duca di Edimburgo visse una delle pagine più difficili della storia greca del Novecento e dovette fuggire nel 1922, quando il futuro consorte di Elisabetta era solo un bambino. Filippo è tornato in Grecia diverse volte, per esempio quando andò a trovare la madre negli anni Sessanta, ma i suoi sentimenti verso la terra bagnata dal mar Egeo rimangono contrastanti. Secondo alcuni esperti la sovrana del Regno Unito sarebbe stata in Grecia nel 1950, invitata da re Paolo, ovvero il cugino del duca. All’epoca non era ancora regina e l’incontro passò alla Storia come piuttosto controverso: nel Paese vi erano ancora dei detenuti politici, re Paolo morì poco alcuni anni dopo la visita reale, nel 1964. Il suo successore, re Costantino (altro cugino di Filippo), venne cacciato e la monarchia abolita nel 1973.

L’ex re Costantino vive proprio a Londra e pare vi sia un buon rapporto tra lui ed Elisabetta II. Sembra che il presidente greco non abbia mai invitato la sovrana e che lei non abbia un particolare desiderio di vedere l’Ellade. Insomma, un’indifferenza reciproca. La Grecia, comunque, non è la sola meta mai raggiunta dalla regina: neppure Israele ha mai avuto il piacere di ospitarla per ragioni di sicurezza, ma anche per un motivo che mescola politica e religione. Se la monarca inglese visitasse Gerusalemme, non riconosciuta capitale di Israele dalle potenze occidentali, si creerebbe un incidente diplomatico (il nipote William, però, è stato nel Paese durante il suo tour in Medio Oriente lo scorso anno). Politicamente rischioso sarebbe anche un viaggio in Egitto, altra nazione mai visitata dalla regina, mentre pare proprio che, dopo la guerra delle Falkland (1982), l’Argentina sia fuori discussione.

È chiaro che le visite di Stato di Elisabetta siano organizzate in modo strategico, vagliando le relazioni diplomatiche presenti e future con gli altri Stati e la possibilità di ampliarle tramite accordi politici o commerciali. Anche in questo caso i viaggi tengono conto di regole ben precise: la regina deve ricevere un invito ufficiale attraverso l’Ufficio per gli Affari Esteri. Questo invito viene discusso dal Comitato delle visite reali, che ne valuta vantaggi e svantaggi.

Elle informa che, in media, Elisabetta II compie due visite di Stato all’anno e ne riceve altrettante dai Capi di Stato nel mondo.

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