Roma

Regione, un altro milione di extra

Privilegi a peso d’oro. Quasi un milione di euro (957.592 euro precisamente) il denaro speso fuori budget per favorire e implementare le attività istituzionali della presidenza Marrazzo nello scorso anno. Soldi dell’erario regionale impegnati per viaggi, omaggi floreali, missioni oltre il confine europeo, beni di lusso, servizi supplementari e naturalmente rimborsi. Innumerevoli rimborsi tra soldi liquidi e bonifici bancari. A partire da poche decine di euro (come quello dell’assessore al Lavoro Alessandra Tibaldi che non ha provato alcun imbarazzo a chiedere 71 euro spesi a Bari) a quelli di qualche centinaia di consulenti esterni che si fanno restituire i soldi di riviste e giornali acquistati per loro conto. Spese superflue che pesano come un macigno sulla finanza regionale - che peraltro viaggia pure su un debito corrente del miliardo e mezzo annuo - contando soprattutto lo stanziamento annuale pari a un milione tondo di euro che sistematicamente viene attribuito alle cosiddette spese di rappresentanza. Già, ma quei soldi non bastano. E non si tratta di volersi prodigare in inutili superfetazioni: ne serve almeno il doppio. Per cosa? Si può parlare pure di qualche oggetto del desiderio. Una fotocamera - indicata come macchinetta fotografica nel provvedimento - per la quale sono stati spesi 8mila euro ad esempio. Senza fotografo s’intende. Anche perché la Regione e ovviamente la presidenza della giunta se vuole un fotografo lo ingaggia. Un inciso però è d’obbligo. Il professionista eventuale è fornito, di suo, degli attrezzi del mestiere per cui rimane un mistero su chi e quando si utilizzerà il pregiato dispositivo acquistato. Soprattutto resta da chiedersi se i successori che saranno alla guida del Lazio dopo il 28 marzo si potranno comunque avvalere del bene. Chissà. Nella lista della spesa non mancano neppure le trimestrali ricariche telefoniche che per lo stretto entourage del presidente Marrazzo si aggirano tra i 6 e i 9mila euro. Tuttavia l’elenco completo degli impegni economici extra è ricco anche di altre scelte esuberanti. Non manca neppure un progetto per la riservatezza negli uffici di presidenza: solo il preliminare del progetto è costato 23.880 euro. Ma oltre sembra non si sia andati. Invece sono stati organizzati anche servizi per la gestione di un archivio delle attività della presidenza (33.060) e del materiale di rappresentanza (30mila), da sommare ad altre forniture di servizi (146.287). Da aggiungere anche gli omaggi floreali (10mila) e ulteriori spese (250mila) gestite dall’economo di giunta per l’acquisto di beni di cancelleria e servizi di rappresentanza in genere. Tra le fette consistenti delle uscite si garantiscono una posizione di prestigio i rimborsi per i viaggi. Cannes, Israele, Dubai, New York, Casablanca e Rabat, più 5 o 6 viaggi di 1 giorno qui e lì per la penisola sono costati 178mila euro. Anche per il servizio di catering si spende abbastanza. Almeno 100mila euro nell’arco dell’anno. Mentre per le bevande e i caffè consumati nel corso delle sedute di giunta, si è arrivati a pagarne 6mila. Infine non si può prescindere dalle risorse impegnate direttamente per le attività istituzionali del presidente e versate direttamente sul suo conto corrente. Cifre dell’ordine dei 30mila euro. Certo è che la disamina dei documenti altro non fa che gettare un alone triste e cupo sull’amministrazione Marrazzo che, a due mesi dal voto regionale, fa desiderare fortemente il cambiamento di rotta.

Una casa di vetro dove si faccia un po’ di economia domestica.

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