Roma

La Regione Lazio a passo di lumaca sul nuovo Prg

«Noi l’avevamo detto dieci mesi fa: il nuovo Piano regolatore di Roma non potrà diventare operativo entro il 2006 a causa dei ritardi amministrativi del Lazio, troppo lento nell’adottare lo strumento propedeutico: il Piano territoriale paesistico (Ptpr). E così è stato. L’anno nuovo non inizia certo nel migliore dei modi per il sindaco, sgambettato dagli esponenti regionali del suo stesso partito». È quanto sostiene il capogruppo della Democrazia Cristiana al Consiglio regionale del Lazio Fabio Desideri.
«Il 22 marzo 2006 – ha spiegato Desideri – il sindaco di Roma, circondato da taccuini e microfoni, propagandava con la consueta overdose di entusiasmo l’adozione del nuovo Piano regolatore generale della capitale, dichiarando che sarebbe diventato operativo entro l’anno (il 2006), grazie al clima di collaborazione caratterizzante i rapporti con la Regione che, disse, “ha espresso la volontà di attuare il Piano nel più breve tempo possibile”. Noi replicammo, entrando nel merito della questione, che non sarebbe andata così».
«L’ottimismo del sindaco – ha proseguito l’esponente della Dc regionale – si basava sul fatto che la maggioranza regionale aveva introdotto “tempi più stretti” per l’approvazione dei Piani regolatori dei comuni del Lazio, modificando la normativa urbanistica vigente (in particolare le leggi regionali 38/99 e 24/98). Ma esisteva – ed esiste – un problema di fondo».
«Le cosiddette “norme velocizzanti” – ha aggiunto Desideri – possono scattare, quindi entrare in vigore, solo dopo l’adozione del Piano territoriale paesistico regionale, il Ptpr».
«Bene, a tutt’oggi, cioè fino due giorni fa – ha affermato Desideri – il Piano territoriale paesistico regionale non è ancora stato adottato dalla Giunta guidata da Marrazzo. Questa è la realtà».
«E dire che il 3 ottobre scorso – ha ricordato il capogruppo dc alla Pisana – l’assessore regionale all’Urbanistica Massimo Pompili (Ds), pressato dall’opposizione, dichiarò che non ci sarebbe stato alcun ritardo per il Prg di Roma, dato che, disse, “l’adozione del Ptpr avverrà come previsto nelle prossime settimane”. Da allora, di settimane ne sono trascorse tante: la ruota del 2006 ha compiuto il suo giro e il calendario, implacabile, ora segna Anno 2007».
«Certo, qualcuno potrebbe pensare che, oltre ai ritardi della macchina burocratica regionale, in sbandamento continuo finché il centrosinistra terrà il volante, la mancata adozione dell’agognato Piano paesistico – ha detto Desideri – sia dovuta anche alle acque agitate presenti all’interno dei Ds, al governo sia alla Regione che al Comune».
«Chissà cosa ne pensa di tutto ciò il neo segretario regionale dei Ds, Zingaretti.

Sorge il sospetto che gli strascichi del congresso non siano ancora terminati», ha concluso Desideri.

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