Roma

«Regione, meno posti e più controlli»

Omar Sherif H. Rida

Moralizzare i costi, ridurre le commissioni, controllare la spesa. E a fine ottobre una conferenza programmatica per un rilancio in grande stile dell’azione politica del centrodestra per i prossimi due anni e mezzo su priorità quali l’emergenza rifiuti, la sanità e l’energia. Non ha deluso le attese l’incontro con la stampa convocato ieri dai capigruppo dell’opposizione regionale. Un appuntamento che ha riunito per la prima volta dietro lo stesso tavolo Antonio Cicchetti (An), Alfredo Pallone (Forza Italia), Massimiliano Maselli (Udc), Fabio Desideri (Dc per l’Autonomie), Donato Robilotta (Socialisti riformisti), Vladimiro Rinaldi (Lista Storace), Raffaele D’Ambrosio (Mpa) e Francesco Saponaro (Gruppo Misto). Primo elemento, da portare subito (oggi) in Consiglio, la riduzione delle commissioni consiliari. «Come previsto - ricorda Maselli - nell’emendamento sottoscritto dai gruppi di opposizione e che è stato votato dalla stessa maggioranza nell’ultima Finanziaria». Un articolo di legge rimasto sulla carta e che porterebbe le commissioni permanenti da 18 a 12 e quelle speciali dalle attuali 6 a 2. Da 24 a 14 insomma: meno due rispetto alle 16 (15 permanenti e una speciale) previste nella proposta di legge avanzata, sempre ieri, dalla maggioranza.
Quindi la sorpresa, annunciata da Robilotta: «Domani (oggi, ndr) chiederemo anche l’abolizione del comma 1 dell’articolo 12 del Regolamento, che consente la formazione alla Pisana dei gruppi con un solo consigliere». Che in tal modo sparirebbero. Seconda richiesta dell’opposizione: «Calendarizzare» al più presto la discussione sul Testo unificato che istituisce il comitato di garanzia statutaria, licenziato dalla commissione Affari costituzionali e statutari lo scorso 10 maggio. Un organo che, continua Robilotta, fungerà da «corte costituzionale interna, verificando la conformità delle leggi regionali allo statuto».
Terzo: introdurre anche in Regione il Collegio dei revisori dei conti per certificare la spesa, come già avviene per i Comuni e le Province. «Una proposta di legge - spiega Desideri - che modifica lo statuto vigente e che formalizzeremo domani (oggi, ndr) e con cui colmiamo un vuoto normativo». Un organismo che sarà costituito da professionisti esterni nominati sulla base di un bando pubblico e scelti in numero dispari, per far diventare il Lazio «un esempio pilota a livello nazionale». «Per la presidenza della Giunta - rincara la dose Cicchetti - mi risulta ci siano 130 vetture di rappresentanza. Un’anomalia resa possibile proprio dall’assenza di un meccanismo efficace di revisione dei costi». Lettura politica affidata ad Alfredo Pallone: «L’opposizione è unita sui contenuti, a differenza di una maggioranza che è solo una sommatoria numerica. Con le proposte odierne traduciamo la cultura della sobrietà, della trasparenza e del controllo. Su temi importanti come la sanità, Siamo comunque pronti ad aprire un tavolo di concertazione». Ma il capogruppo azzurro non risparmia le critiche: «Anche il paventato aumento delle direzioni regionali è un’indecenza sulla quale non staremo a guardare. E giustificarlo con l’aumento degli assessorati è solo una scusa che non regge.

La realtà è che con Marrazzo le spese sono in continuo aumento».

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