Roma

Regione, si moltiplicano le consulenze Incarichi a dieci nuovi esperti esterni

La domanda sorge spontanea, direbbe Antonio Lubrano. Come mai negli ultimi tre mesi e mezzo, da luglio ad oggi, alla Regione c’è stata un’imbarcata di consulenti rigorosamente esterni all’amministrazione? Quali recondite ragioni si celano dietro questa crescita esponenziale degli incarichi? Qualcuno dell’opposizione targata Pdl avanza il sospetto che siano nomine elettorali. Da parte nostra ci limitiamo a fornire un po’ di dati, lasciando la riflessione ai lettori.
Salta immediatamente agli occhi che prima dell’estate il numero dei consulenti esterni era pari a 17 mentre a metà ottobre è aumentato fino a 27, con un carico aggiuntivo di ben 10 nomine, che corrispondono ad un terzo in più. Il tutto per un costo complessivo pari ad euro 1.214.495,47. La prima riflessione che viene in mente è che le promesse di tagli alle consulenze esterne, fatte a più riprese dall’amministrazione Marrazzo, sono finite nel dimenticatoio. Venendo ai singoli consulenti, l’ultima nomina con atto di organizzazione del direttore del Dipartimento istituzionale n. A3568 del 10/09/2009 presso la direzione regionale Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa è quella relativa ad Aldo Esposito. La data di inizio è fissata per il 28 settembre 2009, la durata è di 15 giorni e il compenso lordo di 12mila euro. Per l’esattezza, fanno 800 euro al giorno. Mica bruscolini. Giovanna Ressa è stata invece incaricata di fornire una prestazione d’opera intellettuale per 3 mesi per le strutture della giunta, dietro compenso lordo di 7mila e 500 euro, a partire dal 10 settembre 2009. Una data fortunata quest’ultima, che ha certificato l’inizio della consulenza anche di Luca Coppeta, questa volta con contratto della durata di 1 anno, dietro compenso lordo di 20mila euro presso «le strutture della giunta regionale del Lazio poste nel territorio del Comune con funzioni di coordinamento degli altri medici competenti». Giorno ancora più fruttuoso è il 3 settembre 2009 che ha visto la pubblicazione dell’incarico di ben 3 nuovi consulenti, Luigi Fiorillo, Edoardo Ales e Catia Maria Aiello, tutti e 3 assunti presso la Direzione regionale «Organizzazione e personale» per una durata di 3 mesi per un compenso lordo di 12mila e 500 euro cadauno. Prescindendo dal curriculum di ciascuno, che come al solito si rivelerà ineccepibile, le cose sono due: o la struttura suddetta non funzionava affatto, richiedendo di essere «rimpolpata» con 3 nuovi arrivi - e allora si è intervenuti addirittura in ritardo - oppure sono altre le ragioni, di cui non siamo a conoscenza, della nomina. Ma la carrellata di new entry non è terminata. L’assessorato a Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa ha accolto, dal 1 settembre fino a fine legislatura, Erminia Gatti, nominata direttamente da Marrazzo con decreto del presidente n. T0527 del 24 luglio 2009, per un compenso lordo di 62.500 euro, mentre sempre su decreto del presidente n. T0502 del 17 luglio 2009, Claudio Minelli è andato a fornire le sue prestazioni, a partire dal 4 agosto fino al termine della legislatura, presso il collegio degli esperti, struttura della presidenza della giunta regionale, con un compenso lordo di 70.833 euro. Il 9 luglio 2009 è stato invece il primo giorno di lavoro per altri due consulenti: Mauro Riccardi e Patrizio Cittadini, il primo all’assessorato al Bilancio, Programmazione economico-finanziaria e Partecipazione, per un compenso lordo, fino a fine legislatura, di 62.500 euro; il secondo all’assessorato Risorse umane, Demanio e Patrimonio, sempre fino a compimento della legislatura per la cifra di 62.500 euro. Insomma, altro che tagli.

I consulenti alla Regione fanno come i pani e i pesci biblici: si moltiplicano.

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