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Rehn: "L'Italia è ancora sotto osservazione"

Per il commissario Ue agli Affari economici preoccupa il livello del debito pubblico e il basso potenziale di crescita del Paese.

Rehn: "L'Italia è ancora sotto osservazione"

L’Italia sta portando avanti "con determinazione riforme strutturali fondamentali per migliorare il mercato del lavoro e l’occupazione" e per accrescere "la competività della sua economia". A dirlo è il commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn, secondo cui il nostro Paese è un dei 12 "la cui situazione macroeconomica deve essere ulteriormente approfondita" da parte della Commissione. Oltre all’Italia, sotto i riflettori dell'Unione europea finiranno anche Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Spagna, Ungheria, Slovenia, Svezia e Regno Unito.

In particolare, Rehn identifica in Italia "un deterioramento significativo della competitività" cominciato già a metà anni ’90 e che si nota ancora  attraverso "le persistenti perdite di quote di mercato dell’export".

A preoccupare non è tanto l’indebitamento del settore privato, che è "relativamente contenuto", quanto il livello del debito pubblico, "specialmente vista la debole performance di crescita e le debolezze strutturali".

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