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La repubblicana Condoleezza accompagna al piano la democratica Aretha

La Rice deve il suo nome a una storpiatura del termine «con dolcezza». Apprezzata pianista, si è esibita insieme alla Franklin a Filadelfia davanti a 8mila persone. Insieme hanno dato vita a tre ore di concerto per beneficenza il cui incasso è statao poi devoluto alle famiglie meno abbienti della città

Quando il padre amante della musica andò a registrare la figlia all'anagrafe volle chiamarle con un movimento particolare, cioé il «con dolcezza». L'addetto comunale, forse distratto, forse di udito debole, o forse solo dispettoso storpio questo nome melodioso in Condoleezza. E tale le è rimasto. Come le è rimasta la passione per la musica, trasmessale evidentemente da quel padre stravagante ma geniale.
Nata in Alabama la Rice nel 1954, è l'unica figlia di un reverendo presbiteriano, John Wesley Rice junior e della moglie Angelena Ray. Entra all'università all'età di quindici anni, si laurea in scienze politiche presso l'Ateneo di Denver nel 1974. Passa da un incarico universitario all'altro, fino a diventare il più ascoltato consigliere di George Bush che nel 2000 la nomina segretario di Stato, che equivale al nostro ministro degli Esteri. Parallelamente ha continuato ad affinare la sua sensibilità musicale fino ad arrivare lei, repubblica convinta, ad accompagnare al pianoforte la democratica Aretha Franklin. La strana coppia si è costituita nei giorni scorsi per uno spettacolo di beneficenza al Mann Music Center di Filadelfia davanti a circa 8.000 spettatori. Un concerto fortemente voluto da entrambe e molto apprezzato dagli appassionati del genere. La diplomatica di «ferro» la regina della musica americana hanno affrontato un repertorio vasto, che le ha viste cimentarsi anche su Mozart, con il contributo e l'assistenza dei professori dell'orchestra del Mann Center.
Le due star della serata si sono anche esibite in alcuni brani che hanno fatto la storia della musica soul come «I Say A Little Prayer» e «My Country 'Tis of Thee», fra gli altri, mentre l'ex capo della diplomazia di Washington si è cimentata anche in una selezione del «Concerto al piano N. 20 in D minore» di Mozart. Il tutto corredato anche da qualche passo di danza.


«Abbiamo pensato a uno sforzo congiunto in favore dei giovani meno fortunati di Philadelphia e Detroit», aveva spiegato Aretha Franklin la notte prima del concerto, confermando che i proventi del concerto andranno a bambini e ragazzi di famiglie meno abbienti.

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