Cronaca locale

Il retroscena Scommessa vinta, onore all’assessore

Sulla maratona di Milano l’assessore Giovanni Terzi si giocava un pezzo di reputazione. Era stato uno dei più accaniti sostenitori del cambio di data e il popolo degli appassionati l’aveva ricoperto di insulti. La Milano city marathon era una gara che aveva sempre fatto a pugni con gli automobilisti che sistematicamente rimanevano intruppati, figurarsi cosa sarebbe successo l’11 aprile quando la città si preparava all’apertura del Salone del Mobile. Già, chissà... E invece dopo dieci anni la maratona e i milanesi non hanno litigato. Intendiamoci non è amore, si sopportano. Però è un primo passo. L’inizio di una scommessa che l’assessore alle attività produttive ha voluto fare su un evento destinato a diventare ciò che già è per quasi tutte le grandi città del mondo, cioè una grande opportunità di turismo e di business. Funziona così. Non più una garetta da 3mila appassionati che corrono al freddo e tra le nebbie padane, ma un evento internazionale legato alla settimana del Design che sia il fiore all’occhiello per la città.

Terzi si era battuto per spostare la maratona da novembre ad aprile ma forse più che un cambio di data si trattava di un cambio di filosofia.

Commenti