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Rick Perry

Molto amato dai Tea Party il governatore del Texas ha dei trascorsi nelle file democratiche. Nel 1988 sostenne Al Gore alle primarie. Su alcuni temi a lui cari spaventa l'establishment repubblicano. Nei dibattiti in tv ha inanellato diverse gaffe. Si è ritirato dalla corsa il 19 gennaio

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James Richard Perry si è ritirato dalla corsa il 19 gennaio 2012, a due giorni dal voto in South Carolina. Era già stato sul punto di farlo dopo il pessimo avvio in Iowa, dov'era arrivato penultimo. Ed era riuscito a fare peggio nelle successive primarie in New Hampshire, raggranellando un misero 0,7% dei voti. Eppure diceva di voler andare avanti, puntando sugli stati del Sud, quelli più conservatori. Ma i sondaggi, per lui molto negativi, l'hanno convinto alla resa. Ha dato il proprio endorsement a Newt Gingrich.

Nato nel 1950 a Paint Creek (Texas), è governatore del Texas dal 2000, quando ha raccolto l’eredità di George W. Bush. I rapporti con l’ex presidente degli Stati Uniti si sono rovinati quando l'ex inquilino della Casa Bianca gli ha "rubato" il consigliere politico, Karl Rove. Dopo la laurea in scienze animali Perry si arruola nell’Air Force, e diventa pilota di aerei da trasporto militare C-130. Lascia la carriera militare nel 1977 e inizia a fare l’imprenditore. Si sposa nel 1982 con Anita Thigpen (hanno due figli) che aveva conosciuto alle scuole elementari, e inizia a lavorare nel business del cotone, con il suocero. Dopo poco inizia a occuparsi di politica, tra le file dei democratici. Nel 1984 è eletto alla Camera dei rappresentanti del Texas, dove resta per tre mandati. Nel 1988 sostiene Al Gore nelle elezioni primarie. Due anni dopo passa tra i repubblicani, ricopre l’incarico di commissario (ministro) all’agricoltura per il Texas e, nel 1998, vicegovernatore del suo Stato.

Appena ha annunciato la propria candidatura ha infiammato i cuori dell’ala destra repubblicana, in special modo i Tea Party. Dopo essere cresciuto molto nei sondaggi, ha inanellato una serie di gaffe che lo hanno ridimensionato: dall’essersi dimenticato il nome dei ministeri che voleva tagliare per ridurre la spesa pubblica, ad altri scivoloni sulla politica estera. Convinto sostenitore della necessità di ridurre le tasse, è contro l’aborto ma, al contempo, è convinto sostenitore della pena di morte. Cristiano evangelico, propugna la necessità di insegnare il creazionismo nelle scuole ed è dichiaratamente ostile nei confronti dell’omosessualità. Su alcuni temi ha “spaventato” l’establishment repubblicano: come quando ha minacciato la secessione del Texas o quando ha accusato il capo della Federal Reserve, Ben Bernanke, di tradimento. Si vanta aver creato più posti di lavoro in tutti gli Usa, ma viene accusato di ignorare i livelli molto bassi di istruzione e sanità nel suo Stato. Motto: “Fate lavorare ancora l’America”.

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