Politica

Rifiuti, raccolta ripresa a Palermo

Come deciso al termine della riunione di ieri sera in Prefettura è ripresa la raccolta delle 4.400 tonnellate di rifiuti rimasti da giorni per strada. Le strade dovrebbero tornare ad essere pulite entro una settimana

Rifiuti, raccolta ripresa a Palermo

Palermo - Come deciso al termine della riunione di ieri sera in Prefettura a Palermo è ripresa in città la raccolta delle 4.400 tonnellate di rifiuti rimasti da giorni per strada. La raccolta, per ora, procede a rilento perché la metà dei camion dell’Amia è fuori uso, ma le strade, grazie anche alla collaborazione dell’esercito, dovrebbero tornare ad essere pulite entro una settimana, come annunciato dal capo della protezione civile, Guido Bertolaso.

Nuovi roghi in città In nottata, intanto, sono stati bruciati vari cassonetti e cumuli di immondizia che si trovavano per le strade della città e in un caso a farne le spese sono state anche cinque auto che erano parcheggiate nelle vicinanze dei raccoglitori della spazzatura e sono rimaste danneggiate. Questa mattina la polizia ha arrestato due minorenni trovati mentre davano fuoco ad alcuni cassonetti.

Grasso: "Rifiuti nuova frontiera della mafia" "La mafia ha diversificato i propri interessi. Tutti i traffici che danno grossi profitti con pochi rischi di responsabilità sono appetibili per le mafie. L’ecomafia, la gestione dei rifiuti è la nuova frontiera che vede impegnate tutte le mafie", ha detto  il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, denunciando la mancanza di una legislazione che punisca soprattutto la fase organizzativa finalizzata al trattamento e alla gestione dello smaltimento dei rifiuti. "È necessario inoltre ottenere tutte le informazioni che riguardano questi reati che molto spesso sono di competenze delle procure ordinarie e non delle procure antimafia.

Questo - ha spiegato Grasso - fa sfuggire tutta una parte del fenomeno a una visione globale che possa meglio indirizzare le strategie investigative e quindi la repressione".

Commenti