Cronache

Le riforme del governo fanno bene alle pensioni L'Inps: "In forte calo le richieste di anzianità" 

Cominciano a vedersi gli effetti della manovra economica del 2010. Grazie all'entrata in vigore della "finestra mobile" e dell'aumento di un anno per l'età minima per la pensione di anzianità, le nuove pensioni sono passate da 257.940 a 208.134 (-19,3%). Inps: "I conti migliorano, anche quest'anno ci sarà un avanzo finanziario"

Le riforme del governo fanno bene alle pensioni 
L'Inps: "In forte calo le richieste di anzianità" 

Grazie all'entrata in vigore della "finestra mobile" e dell'aumento di un anno per l'età minima per la pensione di anzianità, le nuove pensioni sono passate da 257.940 a 208.134 (-19,3%). Merito della manovra economica del governo dell'anno scorso. A diffondere i dati  che prendono in considerazione i primi otto mesi del 2010 è l'Inps. 

"Le riforme hanno funzionato", ha detto il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua ricordando l’entrata in vigore quest’anno dell’aumento dell’età minima per la pensione di anzianità (a 60 anni per i dipendenti e 61 per gli autonomi) e della cosiddetta finestra mobile (12 mesi di rinvio della decorrenza dal momento del raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e di anzianità, 18 per gli autonomi). L’Inps chiuderà anche il 2011 con un avanzo finanziario, ha sottolineato Mastrapasqua che ha aggiunto: "Siamo impegnati perché il piccolo segno meno del bilancio preventivo assestato 2011 diventi un segno più a consuntivo. Le riscossioni aumentano e i dati sull’occupazione ci fanno ben sperare. Anche i dati sulle nuove pensioni sono migliori del previsto. Penso che chiuderemo l’anno in avanzo".

"Il calo del numero di nuovi assegni erogati - secondo i dati Inps - è stato consistente soprattutto per le pensioni di vecchiaia, passate dalle 115.812 accertate nei primi 8 mesi del 2010 a 87.894 accertate nello stesso periodo del 2011, con un calo del 24,1%". In questo caso ha influito soprattutto l’effetto «finestra mobile» ovvero il rinvio della decorrenza della pensione di 12 mesi per i lavoratori dipendenti e di 18 mesi per gli autonomi.

Nel 2010 per l’uscita dal lavoro con l’età di vecchiaia erano disponibili nell’anno quattro finestre. Per le pensioni di anzianità si è verificato un calo del 15,4% con un numero di pensioni accertate nei primi otto mesi passate dalle 142.128 del 2010 a 120.240 del 2011.

Nei primi otto mesi del 2011 sono usciti con una pensione di vecchiaia solo in 43.221 a fronte dei 68.070 dei primi otto mesi del 2010 (-36,5%) mentre per i coltivatori diretti, artigiani e commercianti i cali sono stati molto meno consistenti (per i commercianti sono state solo 1.000 in meno, tra le 19.829 dei primi 8 mesi 2010 a 18.852 dei primi otto mesi 2011). La diminuzione complessiva (da 257.940 a 208.134 pensioni totali in 8 mesi) è stata superiore anche alle previsioni fissate dall'Inps per il periodo a 226.692. Le pensioni di anzianità dei dipendenti sono state 80.681 a fronte di 90.894 dei primi otto mesi del 2010 ma di più di quanto previsto dall'Inps per il periodo (63.

650).

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