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Rimpatri, Frattini preme sulla Ue "Le nostre leggi vanno rispettate"

Ultimatum del premier: "Se l'Europa non esiste dividiamoci". Bruxelles ribadisce che i flussi migratori sono un problema comune. Frattini: "E' una questione soprattutto politica". Fini: "Basta improvvisazione", D'Alema: "Se Berlusconi lascia l'Europa, nessuno lo rimpiangerà". E il Pd accusa il premier di spostare l'attenzione per non ammettere il suo fallimento

Rimpatri, Frattini preme sulla Ue 
"Le nostre leggi vanno rispettate"

Berlusconi minaccia di uscire dall'Unione europea se non interviene concretamente per risolvere il problema immigrazione e la polemica divampa dentro e fuori il Paese. Immediata la replica di Bruxelles: il portavoce della Commissione Cezary Lewanowicz non commenta l'ultimatum del premier, ma ribadisce che quello dei flussi migratori provenienti dal Nordafrica "sono comune responsabilità dell’Europa, non solo dei Paesi del Mediterraneo, ma di tutti quanti. Serve che l’Europa parli con una sola voce" sulla questione.

Fini: "Basta improvvisazione" Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, non giustifica l'Ue, ma crede che il problema sia nella politica estera italiana. "Oggi tutti dicono giustamente che l’Europa sui flussi migratori non può lavarsene le mani, e lo ha fatto anche il Capo dello Stato esprimendo un sentimento generale - ha detto il leader di Fli - ma c’è una ragione se si è poco credibili nei momenti difficili. L’Italia si è dimostrata poco credibile agli occhi dei maggiori partners europei ma come può essere credibili un governo che fino a ieri, per il volere della Lega, manifestava scetticismo verso l’Europa? Se siamo orgoglioso dei nostri militari così duramente impegnati dobbiamo fare in modo che l’Italia sia rispettata e rispettabile a partire dall’azione del governo e smetterla con certe improvvisazioni". E Fini non si lascia sfuggire l'occasione per sottolineare come "la poltrona di ministro per le politiche comunitarie è ancora vacante ed è stata promessa ad almeno una cinquantina di deputati disponibili. Anzi, pardon responsabili..."

D'Alema come Fini: "Se esce, nessuno lo rimpiange" Massimo D'Alema la pensa come Fini: "Se se ne andasse lui non sarebbe rimpianto da nessuno... Il livello di discredito di cui gode il nostro Paese a causa sua è veramente impressionante". Secondo il presidente del Copasir, il governo ha motivo di lamentarsi, ma perché "i governi europei somigliano troppo al governo italiano. Nell’Europa dei leghismi c’è sempre una Lega più a nord di noi. Persino Maroni risulta terrone per i tedeschi. Se ha ragione Napolitano nel chiedere più Europa, bisogna dire che il governo italiano non ha le carte in regola per unirsi a questo coro".

Un problema politico Non è dello stesso parere il ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ai microfoni di Sky Tg24 ha ribadito: "Noi continuiamo a sollecitare l’Unione Europea affinchè comprenda che la questione immigrazione che abbiamo di fronte non è solo una questione economica ma soprattutto una questione politica". Frattini, non crede affatto che l’Italia oggi sia isolata all’interno dell’Unione Europea. "Ogni Paese - ha però ammonito Frattini- ha anche proprie legge che ciascuno, pur nella dovuta conformità alla legislazione europea, appllica ed interpreta nel proprio Paese. Nessuno può pretendere di interpretare le nostre leggi secondo principi diversi". Più precisamente, ha sottolineato il ministro, "la nostra legge indica con molta chiarezza i reauisiti necessari per riconoscere lo status di rifugiato ad un immigrato e noi a quei requisiti non possiamo nonn attenerci".

L'accusa del Pd Le parole di Berlusconi hanno suscitato la reazione del Pd che accusa il premier di spostare l'attenzione sull'Europa "Pur di non ammettere il proprio fallimento", come sostiene il capogruppo del Pd al Parlamento europeo, David Sassoli. "E' un fatto - ha detto Sassoli - gravissimo. E` bene ricordare che 19 dei 27 paesi europei sono governati dal centrodestra e il governo italiano non riesce a dialogare con nessuno.

Di fronte a tutte le crisi, compresa quella dell`immigrazione, i paesi europei possono uscirne solo con più Europa, e non con meno". 

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