Economia

Rincari d'estate: la benzina sale a 1,34 euro

Riprende a correre il prezzo dei carburanti. L’Agip ha aumentato i listini portando la benzina a 1,34 euro e il gasolio a 1,16. Con questo aumento la verde si riporta ai livelli di ottobre 2008. I consumatori si appellano all'Antitrust

Rincari d'estate: la benzina sale a 1,34 euro

Roma - E' arrivata, immancabile, anche quest'anno. E' la stangata estiva sui carburanti che, a ridosso delle vacanze estive, gonfia i prezzi dell'oro nero e svuota i portafogli degli italiani che vanno in vacanza. A correre più di tutti è l’Agip che ha aumentato i listini portando la benzina a 1,34 euro e il gasolio a 1,16. "I nuovi aumenti sono la dimostrazione lampante della doppia velocità di adeguamento dei prezzi dei carburanti", denunciano Federconsumatori e Adusbef accusando l’Agip di rialzare i prezzi "alla velocità della luce".

Prezzi alle stelle Riprende a correre il prezzo dei carburanti. L’Agip, secondo quanto riferisce la Staffetta Quotidiana, ha deciso un sensibile aumento dei listini consigliati ai gestori, portando la benzina a 1,34 euro (+3 centesimi) e il gasolio a 1,162 euro (+2,5 centesimi). Con questo aumento la verde si riporta così ai livelli di ottobre dello scorso anno. Rincari, ma più contenuti, si registrano anche presso i marchi Api/Ip, Erg, Q8 (solo per la verde), Shell, Tamoil e Total.

Le accuse dei consumatori Secondo le associazioni dei consumatori, si tratta "dell’ennesima dimostrazione lampante dell’inaccettabile meccanismo speculativo di doppia velocità di adeguamento dei carburanti, pronti a scattare al rialzo non appena le quotazioni del petrolio accennano ad aumentare, ma lentissimi ad adeguarsi quando queste ultime sono in ribasso".

Per il presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, e di Adusbef, Elio Lannutti, "è necessario, come da sempre ribadiamo, da un lato avviare dei seri controlli sulle speculazioni in atto (attualmente calcolabili in 6-7 centesimi al litro, pari ad una maggiore spesa di 84 euro ad automobilista solo per costi diretti) e, dall’altro, agire con decisione in direzione di una completa liberalizzazione del settore, aprendo la vendita anche alla grande distribuzione, così come già avviene con successo nel resto d’Europa".

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