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A Rio de Janeiro per vendere le scarpe da uomo "made in Marche"

A Rio de Janeiro per vendere le scarpe da uomo "made in Marche"

Destinazione: Rio de Janeiro. Dieci anni fa Sara Passaglia (nella foto in basso a destra) decide di fare il grande passo. «Lavoravo a Milano nel settore della moda - racconta - ma trovavo quell'ambiente molto superficiale». Così decide di prendersi un periodo di riflessione e di fare un'esperienza di volontariato in Brasile. Due giorni prima di tornare in Italia, fa amicizia con una signora che fabbrica borse. «Erano molto belle, originali, allora le propongo di venderle in Italia, distribuendole in alcuni negozi di tendenza con cui avevo contatti. Lei accetta ma, purtroppo, non mi spedisce mai le sue creazioni». Tuttavia tramite l'artigiana di Rio, Sara conosce un'azienda di Los Angeles, Novica, che vende prodotti artigianali in tutto il mondo. «Ne rimango affascinata. Così decido di prendere contatto con questa realtà. Dopo qualche mese vado a trovare un'amica a Los Angeles e ne approfitto per andare a presentarmi personalmente al proprietario di Novica. Incredibilmente, ottengo subito un lavoro». Da lì inizia il nuovo percorso. Prima un periodo di formazione in Perù, poi il trasferimento a Bali, in Messico, in Thailandia ed infine a Rio, che era l'obbiettivo iniziale. Ora Sara, appassionata di ricerca di prodotti artigianali, lavora stabilmente in Brasile. Ha scelto un marchio di scarpe made in Italy, marchigiano, e lo vende in Brasile, dove il mercato delle scarpe da uomo è tutto da esplorare. Figuriamoci quanto può piacere un prodotto fatto a mano. Ovviamente non si tratta di prodotti da bancarella, ma di manufatti piuttosto costosi che non tutti in Brasile possono permettersi. Ma al momento le richieste sono tante. «Mi faccio pubblicità su un sito di matrimoni, perché qui tutti sono disposti a spendere moltissimo in queste occasioni, ma non è il solo canale che intendo percorrere». Di fatto la giovane imprenditrice sta esportando la moda italiana più ricercata in un Paese che mai si sarebbe sognato di indossare calzature di lusso. A dimostrazione che un po' di audacia (assieme alle occasioni giuste) premiano.

E che si può fare business anche lavorando da una spiaggia, con il portatile e le Havaianas di gomma ai piedi.

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