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Il ritorno alla vittoria di Karlsson lo «spilungone» che ama l’Italia

La cosiddetta «seconda gamba» dei tre tornei che vedono come scenario gli Emirati Arabi ha salutato il ritorno al successo di uno dei giocatori più validi ed amati del tour europeo.
Sul percorso di Doha, sede del Qatar Masters, Robert Karlsson «spilungone svedese» già vincitore di nove tornei sul circuito europeo è tornato al successo dopo un 2009 che per buona parte lo aveva visto assente causa un problema ad un occhio. Robert 41enne, buon amico del golf italiano (veste «italian style») solo a fine della scorsa stagione era tornato in attività. Secondo dietro al nostro Edoardo Molinari al Phoenix Tullop in Giappone ed ancora secondo, in coppia con il connazionale Stenson,- stavolta alle spalle dei due fratelli Molinari alla Coppa del Mondo in Cina -, Karlsson aveva subito dato l’impressione di avere ritrovato piena padronanza sia del suo gioco che del suo recupero dopo la vicissitudine «oculistica». Ora a Doha la piena conferma con una vittoria netta grazie ad un ultimo giro in 65 colpi che lo ha visto rimontare lo svantaggio di due lunghezze dopo i primi tre giri e tagliare il traguardo con tre colpi di vantaggio sullo spagnolo Alvaro Quiros - sempre più protagonista anche se imprevedibile per la sua estrosità - e sull’australiano Brett Rumford ed il numero uno europeo Lee Westwood distaccati entrambi di quattro colpi ma con quest’ultimo che ha subito riscattato l’eliminazione subita la settimana precedente al suo debutto stagionale ad Abu Dhabi. Un Lee Westwood che ad onore del vero, ha la scusante di avere dovuto giocare le ultime diciotto buche con un driver nuovo dopo aver rotto il suo nella terza giornata, un driver che spesso è rimasto nella sacca obbligandolo a servirsi di un legno 3 non certo sufficiente - vista la distanza consentita - per ovviare al vento e alle difficoltà offerte dal percorso di Doha. Comunque per Westwood è questo il suo dodicesimo «top ten» negli ultimi quindici tornei giocati.
Ancora una volta gli emiri hanno fatto la loro parte ed il Qatar Masters ha visto in campo giocatori di primissimo piano a partire dal due volte campione open degli Stati Uniti Retief Goosen - giunto nono - a Paul Casey ottimo quinto e a tante altre star del tour europeo - da Montgomerie, Garcia ed Jimenez per citarne alcuni e a i migliori del tour asiatico.
Robert Karlsson ha intascato una prima moneta di 294.000 euro grazie alla quale è entrato nei primi venti del ranking mondiale e figura attualmente al secondo posto nell’ordine di merito europeo alle spalle del venticinquenne sudafricano Schwartzel. Al torneo erano presenti anche i due fratelli Molinari che sembrano alternarsi nelle loro prestazioni. Ad Abu Dhabi a passare il taglio era stato Francesco; questa settimana è stata la volta di Edoardo che si è onorevolmente piazzato al ventiquattresimo posto mantenendo una top twenty nell’ordine di merito europeo.
Da giovedì va in scena l’ultimo torneo del trittico degli emirati con il Dubai Desert Classic sul percorso degli Emirates (diretta su Sky Sport 3 da giovedì alle dieci e trenta) con un field come al solito di prima categoria e con addirittura in campo per la prima volta il “mito” Tom Watson. Con i nostri due Molinari sarà presente - special guest - anche Matteo Manassero che proprio con Watson giocò i primi due giri nel Open Champions dello scorso anno.

Dalle ultime dichiarazioni il giovane campione dilettante italiano avrebbe rimandato il suo passaggio al professionismo - annunciato per dopo la disputa del Masters degli Stati Uniti al quale era invitato quale campione british amator - ritardandolo di un paio di anni dopo aver portato a termine gli studi come auspicato dai suoi genitori. La mano sul fuoco io non ce la metto ma comunque come non tifare nel Dubai Classic per i due Molinari ed anche per il giovanissimo Matteo?

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