Roma

Robilotta (Pdl) Sacconi, Frattini e all’«apertura»

Le emergenze più indifferibili della Regione Lazio? Sanità e rifiuti. Donato Robilotta, consigliere regionale Pdl uscente e ricandidato alle elezioni di fine marzo, che ha aperto la sua campagna elettorale all'Hotel Palatino, non ha dubbi: «In materia di sanità, il Lazio viaggia con un disavanzo annuale superiore a 1,8 miliardi, coperti per lo più con un aumento della tassazione e con l’introduzione di ticket. Va chiesto un sacrificio a tutti. Bisogna innanzitutto togliere i posti-letto in eccesso e chiudere i piccoli ospedali mal funzionanti. E nel contempo, aumentare la concentrazione sul territorio di strutture assistenziali», dice Robilotta. «Per il ciclo dei rifiuti - aggiunge - serve un piano immediato che faccia superare al territorio l’emergenza, con la creazione anche di diversi impianti di rigassificazione». Robilotta punta poi i riflettori sulla scarsa progettualità regionale che avrebbe mandato all’aria fiumi di denaro: "Su un bilancio consolidato pari a 27 miliardi, le spese proprie ammontano a 23 miliardi mentre i 4 miliardi residuali si condensano tutti sugli investimenti, ma la Regione di questa somma riesce a spenderne solo una minima parte, pari ad 800mila euro. E questo è dovuto alla mancanza di progetti».

A far compagnia a Robilotta i ministri degli Esteri e Welfare, Franco Frattini e Maurizio Sacconi, il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, e la candidata regionale del Pdl, Renata Polverini che ha chiuso la kermesse, in un tripudio di applausi.

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