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Rom, asse Sarkozy-Berlusconi. Usa e Ue contrari

Dopo le dure dichiarazioni della Reding, stoccata di Sarkozy: "Accolga i nomadi nel suo Paese". Berlusconi: "La Reding ha sbagliato". Gli Usa e la Merkel si schierano al fianco della Ue. Bossi: "Bene la Francia, la maggiorparte dei furti sono commessi da rom"

Rom, asse Sarkozy-Berlusconi. Usa e Ue contrari

Parigi - Continua il botta e risposta tra il governo e francese e la Commissione europea sull'espulsione dei Rom. Ad alzare il tiro è proprio Sarkozy che suggerisce al commissario Ue Viviane Reding di accogliere i rom nel suo Paese: "Non faccio altro che applicare i regolementi europei, le leggi francesi e di non avere nulla da rimproverarsi in materia, ma che se il Lussemburgo vuole accogliere i rom non ha alcun problema". Anche secondo il presidente Silvio Berlusconi l'Europa ha sbagliato: "L'Italia sta con la Francia".

La nota dell'Eliseo In mattinata il disappunto del governo parigino era già stato espresso con una nota ufficiale. Il segretario di stato francese agli affari europei, Pierre Lellouche, aveva giudicato "non opportuno" lo "scivolone" del commissario europeo alla Giustizia, Viviane Reding. Quest’ultima ha tracciato ieri un paragone tra la situazione dei rom in Francia e la seconda guerra mondiale. 

"Non ci si rivolge così a un grande stato" "Questo genere di scivolone a cui ha aggiunto la sua voce, non è opportuno", ha dichiarato Lellouche all’emittente radiofonica Rtl. "La pazienza ha un limite, non è così che ci si rivolge a un grande stato", ha aggiunto. Il segretario di stato francese agli Affari europei ha reagito in questo modo alle dichiarazioni di ieri di Viviane Reding, responsabile della Giustizia e dei diritti fondamentali in seno dell’esecutivo europeo, che - palesemente indispettita dall’esistenza di una circolare francese, tenuta nascosta, che prende di mira espressamente i rom per le espulsioni - ha usato toni molto forti. "Sono stata chiamata in causa personalmente sulle circostanze che danno l’impressione che persone siano espulse da uno Stato membro (dell’Ue) soltanto perchè appartengono a una certa minoranza etnica. Pensavo che l’Europa non sarebbe stata più testimone di questo tipo di situazioni dopo la Seconda guerra mondiale", ha accusato Reding. Parigi ha inasprito questa estate la sua politica di rimpatrio dei rom (principalmente rumeni e bulgari) in situazione irregolare, iniziativa che ha provocato numerose critiche in Francia e all’estero. La Commissione europea ha minacciato ieri una procedura d’infrazione nei confronti della Francia per queste controverse espulsioni.  

La Commissione rilancia La dura posizione espressa ieri dalla vicepresidente della Commissione Ue Viviane Reding sulle espulsioni dei rom dalla Francia è quella dell’esecutivo di Bruxelles. Lo ha confermato la portavoce precisando che "a Commissione lavora collegialmente" e che "nessuna decisione è ancora stata presa", preannunciandola comunque "entro le prossime due settimane". La portavoce non esclude che il presidente Josè Manuel Barroso possa affrontare la questione con il presidente Sarkozy domani, a margine del vertice Ue. 

Il sostegno di Berlusconi "Sostengo Nicola Sarkozy", ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un intervista a Le Figaro. "L’Europa non ha ancora compreso affatto - ha spiegato il premier - che quello dei rom non è un problema unicamente francese o italiano, greco o spagnolo. Il presidente Sarkozy, invece, ne è pienamente cosciente. La Reding - ha aggiunto Berlusconi - avrebbe fatto meglio a trattare la questione in privato con i dirigenti francesi prima di esprimersi pubblicamente come ha fatto". "Speriamo che la convergenza italo-francese aiuti a scuotere l’Europea e ad affrontare il problema (dei rom e dell’immigrazione, ndr) con politiche comuni - continua Berlusconi - bisogna aggiungere questo tema al Consiglio europeo per parlarne tutti insieme e trovare una posizione comune".

Bossi: "Bene la Francia" "Sì, Sarkozy sta facendo bene sulle espulsioni". "La maggior parte dei furti li fanno i rom, certo non sono il demonio però per la gente che lavora, torna a casa e la trova buttata per aria non è molto allegro". Lo afferma il leader della Lega Umberto Bossi conversando con due cronisti a Montecitorio. 

Gli Usa con la Reding Washington invita il governo francese e quello di altri Paesi a "rispettare i diritti dei rom". Lo rende noto alla Afp una fonte anonima del Dipartimento di Stato americano. "Ignoro se abbiamo affrontato la questione con la Francia - spiega la fonte - ma, con tutta evidenza, i diritti dei rom sono fondamentali per noi, e invitiamo la Francia e altri Paesi a rispettare i diritti dei rom". Il segretario di Stato Hillary Clinton aveva ricordato nel maggio scorso che il diritto dei rom rimane una delle priorità dell'amministrazione del presidente Usa Barack Obama, in un messaggio diffuso in occasione della giornata internazionale dei rom.

La Merkel anche Il cancelliere tedesco Angela Merkel è d'accordo con la commissaria alla Giustizia Reding sulla sostanza, ma non sui toni usati. Lo ha detto la Merkel parlando con i giornalisti al meeting del Ppe, alla vigilia del vertice Ue di domani. "Trovo che la Commissione Ue abbia ragione sul fatto che si deve valutare se gli gli Stati membri agiscano con basi legali nell'applicazione del trattato europeo" ha premesso la Merkel. "Penso però che il tono adottato dalla commissaria Reding e in particolare il paragone storico fatto non siano stati adeguati. Spero che si ritrovi il bon ton" ha concluso la Cancelliera.

Il Lussemburgo: "E' in malafede" Il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, ha affermato che il presidente francese si è mostrato "malevolo" nel suggerire a Viviane Reding di accogliere i rom nel suo Paese, il Lussemburgo, dopo aver criticato Parigi. "Non è stata Viviene Redenig, in quanto lussemburghese, a parlare. È di origine lussemburghese, ma è commissario e responsabile alla Giustizia", ha dichiarato Asselborn. Reding "non ha parlato per il Lussemburgo e non ha preso istruzioni dal Lussemburgo. Fare questo amalgama da parte di Sarkozy tra la nazionalità del commissario e il Lussemburgo è qualcosa di malevolo", ha aggiunto.

Oggi, il presidente francese ha suggerito al commissario europeo Reding, che ha criticato la politica francese sui rom, di accogliere in Lussemburgo i nomadi, hanno riferito alcuni senatori francesi al termine di un pranzo con il capo dello Stato francese a Parigi. 

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