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Rom, Sarkozy contro l'Ue "Avanti con espulsioni" Barroso: "E' populismo"

"Scambio molto violento" tra i due al Consiglio europeo. Il presidente francese: "Continueremo a smantellare i campi illegali. D'accordo con Berlusconi". La Merkel non ci sta

Rom, Sarkozy contro l'Ue 
"Avanti con espulsioni" 
Barroso: "E' populismo"

Bruxelles - "Una discussione molto animata" tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il presidente della Commissione europea Jose Manuel Durao Barroso sulla questione dei Rom ha monopolizzato il pranzo dei capi di Stato e di governo dell’Ue. Lo hanno confermato fonti europee, precisando che per quasi tutto il tempo si è solo parlato dell’argomento, che pure non era in agenda al Consiglio europeo. "È stato uno scandalo?", ha chiesto un giornalista alle fonti riferendosi allo scontro tra Barroso ed un Sarkozy definito "furibondo", che avrebbe chiesto "spiegazioni" sulla decisione della Commissione di avviare una procedura d’infrazione contro la Francia. "No, non è stato uno scandalo, ma certo una discussione molto accesa, una situazione abbastanza inedita per questo tipo di Consigli", hanno replicato le fonti.

"Francia profondamente scioccata" La Francia è rimasta "profondamente scioccata" dalle affermazioni del commissario europeo alla Giustizia, Viviane Reding, che ha effettuato un paragone tra le deportazioni e le espulsioni di rom. Lo ha affermato il presidente Nicolas Sarkozy, in conferenza stampa a margine del Consiglio europeo di Bruxelles. L’inquilino dell’Eliseo ha annunciato inoltre che le autorità francesi continueranno a smantellare i campi nomadi illegali. Continueremo a smantellare "i campi illegali", ha detto il presidente. "La Francia ha agito e continuerà ad agire nello spirito della direttiva europea", ha anche proseguito Sarkozy.

"Con Berlusconi siamo d'accordo" Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy sono "d’accordo" su come affrontare il problema dei rom. Lo ha confermato lo stesso presidente francese. "Presidente, ha parlato della questione dei Rom con il premier Silvio Berlusconi?", gli è stato chiesto. "Si", ha risposto. Berlusconi è "d’accordo, siamo d’accordo", ha aggiunto Sarkozy.  

Barroso: "Da Reding scuse, da altri populismo" "È vero che abbiamo sentito commenti esagerati: ieri, la commissaria Reding lo ha riconosciuto, penso che altri dovrebbero fare lo stesso", rinunciando a un certo "populismo": così il presidente della Commissione Ue Josè Manuel Durao Barroso ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sullo scontro verbale con il presidente francese Nicolas Sarkozy, durante il pranzo di lavoro al vertice Ue.  Barroso ha rivolto un invito ad abbandonare "retorica inutile" e "controversie non necessarie" per non farsi distrarre dal vero problema. "La Commissione riempie il suo ruolo di guardiano dei trattati. In Unione europea ogni discriminazione in termini etnici è assolutamente inaccettabile. La dignità umana è sacra", ha dichiarato Barroso. Il presidente dell’esecutivo ha rilevato la necessità di affrontare insieme il problema e di non farsi distrarre "dalle polemiche".

Sarkozy ottiene dichiarazione sui rom Il presidente Nicolas Sarkozy, dopo il violento scontro è riuscito ad ottenere una dichiarazione di principio dei 27 paesi Ue sulla questione dei rom. È quanto si apprende da fonti diplomatiche europee. Quattro i punti chiave del testo. "Ogni stato membro ha il diritto di fare rispettare le leggi nazionali e di difendere il suo territorio", hanno riferito le fonti, ma "la Commissione europea ha il diritto dovere di fare rispettare e di verificare l’applicazione della legislazione europea". Allo stesso tempo, "le relazioni tra gli stati membri e la Commissione devono essere di reciproco rispetto" e la "Commissione europea dissente sul paragone fatto dalla commissaria alla giustizia e cittadinanza Viviane Reding" tra le esplusioni dei rom effettuate da Parigi e le deportazioni compiute durante la Seconda guerra mondiale, per cui la stessa Reding si era comunque già scusata ieri sera. 

Merkel tiepida: "Diritto-dovere della Ue controllare" "L’ho detto molto chiaramente: la Commissione Ue ha il diritto e l’obbligo di verificare se gli Stati membri rispettano le regole comunitarie". Lo ha affermato nel corso di una conferenza stampa la cancelliera tedesca, Angela Merkel, rispondendo a chi gli chiedeva la sua posizione sulla dura polemica tra Parigi e Bruxelles sull’espulsione dei rom dalla Francia.  

Van Rompuy: "Si parlerà di rom nel prossimo vertice Ue" Alla spinosa questione dei Rom sarà dedicato "un prossimo consiglio europeo": lo ha preannunciato il presidente Ue Herman Van Rompuy al termine del vertice dei capi di Stato e di governo che non ha potuto prescindere dall’argomento del giorno ed è stato l’occasione di un duro confronto fra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il numero uno della Commissione Ue Josè Manuel Barroso. "Ogni stato membro ha il diritto e il dovere di far applicare la propria legislazione salvaguardando lo stato di diritto - ha riepilogato Van Rompuy sul dibattito "al quale sono intervenuti in molti" - e la Commissione europea ha il diritto e il dovere di far applicare le direttive fra le quali la libera circolazione e la non discriminazione e ha diritto e dovere di portare avanti le inchieste".

Inoltre, "le relazioni fra le istituzioni Ue e gli Stati membri devono essere ispirate al rispetto" e infine "il problema dei rom è una questione di cui si continuerà a discutere anche in futuro".

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