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Roma 2020, il no di Montezemolo

Montezemolo non sarà presidente del Comitato promotore per la candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2020. Il "no" dopo un incontro con Letta. Spunta il nome di Pescante

Roma 2020, il no di Montezemolo

Roma - "Non ci sono le condizioni per accettare l'incarico". Luca Cordero di Montezemolo non sarà presidente del Comitato promotore per la candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2020. Il "no" del presidente della Ferrari è arrivato questa mattina, in un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. "Mi dispiace - commenta il sindaco di Roma,Gianni Alemanno - era un'ottima ipotesi".

Pescante probabile presidente Subito dopo l'incontro con Montezemolo, Letta ha incontrato il vicepresidente del Cio e ex presidente del Coni, Mario Pescante. Non c'è ancora l'ufficialità, ma sembra che sarà proprio quest'ultimo a prendere il posto rifiutato da Montezemolo. "Una scelta di alto profilo sportivo", come ha detto Gianni Petrucci, presidente del Coni, che giudica Pescante "una persona che ha fatto degli ideali del movimento olimpico la sua ragione di vita".

La chiusura di Montezemolo Per Montezemolo, che si era preso 48 ore per rispondere all’offerta ricevuta da Letta e aveva chiesto tra l’altro che il progetto avesse il pieno sostegno del governo, risorse adeguate e l’appoggio bipartisan nell’interesse del Paese, non ci sono le condizioni per accettare l’incarico. In ogni caso, il presidente della Ferrari ha mantenuto la sua disponibilità a supportare il Comitato promotore in altre forme che saranno ritenute utili.

Pd: "Problema politico" Il senatore del Pd Raffaele Ranucci parla del no di Montezemolo come di un pessimo segnale e dice: "Era la persona migliore per poter svolgere il difficile compito di riportare le Olimpiadi in Italia. Il no espresso dal governo alla sue tre condizioni poste per accettare la candidatura, pone ora un serio problema politico senza risolvere il quale è inutile affannarsi alla ricerca di improbabili nomi di riserva che tutto possono essere tranne espressione di un consenso bipartisan". A queste critiche risponde Alessandro Cochi, delegato del sindaco Alemanno allo Sport: "A coloro che hanno veramente a cuore gli interessi della città per le Olimpiadi 2020 non può non saltare agli occhi la gravità, faziosità e irresponsabilità di queste prese di posizione degli esponenti della sinistra, sempre pronti a buttarla in politica per meschini interessi di partito, anche di fronte a eventi che toccano il futuro di Roma Capitale e di tutti gli appassionati di sport".

Polverini dispiaciuta La presidente della Regione Lazio, del resto, prende atto della decisione di Montezemolo, ma si dice sicura che il presidente della Ferrari abbia avuto "i suoi buoni motivi".

"L’importante - ha aggiunto - è che si trovi una persona capace, anche dal punto di vista istituzionale, e che sappia condurre Roma e il nostro Paese alla conquista dei giochi olimpici".

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