Cronache

Roma, "Angelo della morte" uccise 7 anziani ricoverati

Il colpevole, l'infermiere Angelo Stazzi, è già in carcere per un ulteriore delitto. Secondo gli inquirenti "cercava di realizzare il delitto perfetto".

Roma, "Angelo della morte" uccise 7 anziani ricoverati

Dietro la morte di sette anziani, ricoverati a Villa Alex, una casa di riposa di Sant'Angelo Romano, deceduti tutti tra gennaio e febbraio del 2009, ci sarenne la mano di un'unica persona. Gli investigatori dell'Unità delitti insoluti della Mobile di Roma avrebbero individuato il colpevole delle sette morti in Angelo Stazzi, per il quale è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Stazzi, ribattezzato "l'angelo della morte", all'epoca era infermiere nella casa di cura romana e si trova attualmente in carcere a Regina Coeli in attesa che la Corte di Assise di Roma si pronunci sull'omicidio di Maria Teresa Dell'Unto, infermiera del policlinico Gemelli scomparsa nel 2001 ed ex collega di Stazzi.

Il caso era stato risolto nel 2009, con il ritrovamento del corpo di lei. I sospetti su Stazzi erano nati grazie ad alcune intercettazioni disposte nell'ambito dell'inchiesta. Dai primi sospetti si era poi allargate l'indagine alla serie di morti sospette a "Villa Alex". L'infermiere, questa l'accusa, avrebbe dato alle sue vittime dosi massicce di farmaci, allo scopo di abbasarne le difese immunitarie, per poi iniettargli delle dosi di insulina, nonostante nessuno dei morti fosse diabetico, provocandone in questo modo la morte.

Definitivamente archiviato il movente legato al denaro, resta da capire che cosa abbia spinto l'uomo a uccidere. L'ipotesi più accreditata è che si tratti di un serial killer. Gli investigatori della Mobile stanno nel frattempo indagando su altre tre morti sospette, che potrebbero essere ricollegate a Stazzi. I tre, ospiti di un'altra casa di riposo, la Cristo Vive, dove l'uomo ha lavorato dal 2007 al 2008, sono morti anch'essi per ipoglicemia.

A confermare il sospetto che Stazzi sia un serial killer Vittorio Rizzi, capo della Mobile, che non ha ancora chiarito - le indagini non l'hanno rivelato - in base a cosa il killer scegliesse le sue vittime.

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