Cronaca locale

Salvini smaschera il Pd: a Roma ha detto no al piano scuole sicure

Matteo Salvini attacca: "Tre Municipi, guidati dal centrosinistra, non avevano aderito perché "contrari alla militarizzazione" e ora il Pd usa la tragedia di Desirée per sostenere che ci vogliono più controlli in città. Vergogna!!!"

Salvini smaschera il Pd: a Roma ha detto no al piano scuole sicure

Matteo Salvini si scaglia contro il Pd romano che si è opposto al progetto 'scuole sicure'."Tre Municipi, guidati dal centrosinistra, non avevano aderito perché "contrari alla militarizzazione" e ora il Pd usa la tragedia di Desirée per sostenere che ci vogliono più controlli in città. Vergogna!!!", scrive su Facebook ricordando che il governo ha messo sul tavolo più di mezzo milione di euro per la Capitale.

"Nel progetto scuole sicure abbiamo previsto per Roma uno stanziamento straordinario di 724.750 euro, che servirà per aumentare la lotta agli spacciatori, anche con più polizia locale e nuova videosorveglianza", sottolinea Salvini che 'allega' al suo post il link di un articolo del Corriere della Sera in cui si parla proprio dei tre municipi a guida Pd che non hanno aderito a tale piano. "Noi siamo pronti a lavorare ma siamo contrari alla militarizzazione", avevano dichiarato meno di dieci giorni fa i presidenti Sabrina Alfonsi (I municipio, ossia centro storico), Giovanni Caudo (III municipio, ossia Monte Sacro) e Amedeo Ciaccheri (VIII municipio, ossia Garbatella). La Alfonsi ha chiesto di poter investire i soldi della videosorveglianza "nelle piazze più 'calde' del centro che sono comunque frequentate da studenti", mentre Ciaccheri ha previsto di destinare quei soldi per "corsi di prevenzione ed educazione proprio sui temi della sicurezza e del contrasto al consumo di stupefacenti". Più netta e decisa la scelta di Caudo che, in una lettera inviata al sindaco Virginia Raggi, aveva spiegato:"È doveroso che il tema dello spaccio di stupefacenti sia assunto dalle istituzioni, ma affrontarlo esclusivamente come una questione d’ordine pubblico, irrobustendo l’apparato di sorveglianza, è una strategia inadeguata e controproducente".

E poi ha aggiunto: ""Non avrete da noi indicazioni specifiche, non per disattenzione ma per una scelta precisa".

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