Cronaca locale

"Attenti alla truffa degli specchietti". ​Ora l'Italia fa paura ai turisti

Il Foreign Office, che aggiorna periodicamente il suo bollettino, ai viaggiatori inglesi che raggiungono l'Italia raccomanda di prestare attenzione a un finto incidente che può costare loro anche più di 100 euro

"Attenti alla truffa degli specchietti". ​Ora l'Italia fa paura ai turisti

L'inizio di una vacanza e la decisione di noleggiare un'auto, appena atterrati in Italia. È la modalità con cui, di frequente, i turisti stranieri (e non solo) scelgono di muoversi a Roma. Ed è, spesso, la stessa modalità che li espone alla truffa dello "specchietto ammaccato", un raggiro che li costringe a pagare, in nero, persone che hanno simulato un incidente stradale.

I "Travel advice" del Regno Unito

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il governo britannico avrebbe avvisato i propri turisti, avvertendoli del broglio nei "travel advice", letteralmente i consigli di viaggio stilati dal Foreign Office (e cioè dal ministero degli Esteri). Il bollettino sull'Italia, stilato dal governo di Londra e aggiornato periodicamente, oltre alle raccomandazioni riguardanti i taxi abusivi, le rapine sui mezzi pubblici e sui limiti al consumo di vino e birra, ora ha inserito anche il raggiro dei "finti incidenti". Il metodo più diffuso sembra essere quello dello specchietto ammaccato: nel 2018, infatti, le denunce riguardanti questa pratica sono state 150, mentre gli arrestati 27. Tra le città segnalate dall'ente governativo inglese, oltre alla Capitale, anche Milano e Pisa.

Come funziona la simulazione

Le dinamiche dell'incidente si somigliano tutte: un rumore sordo molto simile a un urto, prodotto di proposito con dei sassi o con un bastone, una macchina che si avvicina improvvisamente vicino a quella delle vittime e che intima loro di fermarsi. È in quel momento che il truffatore spiega ai turisti che sono stati loro ad arrecargli quel danno e la discussione, solitamente, si conclude con la scelta, da parte dell'impostore, di non chiamare le forze dell'ordine, fingendo così un'opzione accomodante per tutti.

L' "accordo", deciso da chi truffa, prevede il pagamento in contanti che, di solito, si aggira attorno ai 100 euro.

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