Cronaca locale

Roma, accerchiato e minacciato con coltello, 16enne aggredito da rom

Il ragazzino stava rientrando a casa da scuola, quando i 4 nomadi lo hanno raggiunto e circondato, minacciandolo con un coltello: dopo avergli rubato le scarpe sono fuggiti via, sparendo nel nulla. Indagini in corso

Roma, accerchiato e minacciato con coltello, 16enne aggredito da rom

Baby gang di rom in azione ieri a Roma, dove in 4 hanno circondato, minacciato con un coltello e rapinato un ragazzino italiano di 16 anni.

Sono all’incirca le 13:40 quando agli agenti della questura di Roma arriva una segnalazione di rapina, avvenuta sulla via Laurentina all’altezza dell’incrocio con via Clivo della Montagnola. I poliziotti si sono ritrovati dinanzi ad un adolescente scalzo e ancora sotto choc per l’accaduto, ed hanno immediatamente contattato i suoi genitori.

Si tratta dell’ennesima vittima delle bande di giovanissimi rom disposti a tutto, anche a minacciare di morte con un coltello il proprio obiettivo, pur di impossessarsi di denaro, abbigliamento di marca o apparecchi elettronici di ultima generazione.

Il loro modus operandi è sempre lo stesso, ovvero scegliere una persona vulnerabile e puntare sulla sorpresa e sulla superiorità numerica. Lo stesso 16enne nel suo racconto agli inquirenti, riportato da “Il Messaggero”, non ha fatto che confermarlo. “Stavo tornando a casa da scuola. Ad un certo punto sono stato accerchiato da quattro ragazzi nomadi che mi hanno minacciato con un coltello, obbligandomi a consegnargli le scarpe da ginnastica che avevo da pochi giorni, di marca. Fra loro c'era anche una ragazzina. Con quel coltello mi hanno messo paura, poi mi hanno spintonato. Non ho potuto fare altro che dargli le scarpe”.

I poliziotti hanno tentato di mettersi alla ricerca dei colpevoli ma, come spesso accade in queste circostanze, i ragazzini hanno fatto perdere immediatamente le proprie tracce.

Presa nota delle scarpe rubate alla vittima, un modello da 150 euro regalo di suo padre, gli agenti hanno chiesto di poter acquisire le immagini di alcune telecamere di sorveglianza installate nella zona, unico strumento per poter identificare i colpevoli.

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