Cronaca locale

Roma, allerta movida: tre discoteche chiuse in una settimana

Nell'ultima settimana sono saltate tre importanti discoteche a Roma, e qualcuno ha già iniziato a citare la famosa frase di Higlander: "Ne resterà soltanto uno"

Roma, allerta movida: tre discoteche chiuse in una settimana

Brutta storia per le discoteche di Roma visto che la Questura capitolina soltanto nell'ultima settimana ne ha chiuse tre tra le più importanti e, come scrive Il Messaggero, qualcuno ha già iniziato a citare la celebre frase del film Higlander: "Ne resterà uno solo". Stiamo parlando di discoteche che da sempre sono sullo sfondo della movida della Capitale, ci basti pensare all'Atlantide di San Lorenzo oppure alla Factory di Ponte Milvio. Discoteche che turisti e cittadini affollavano durante il week end oppure gli intramezzi estivi. Il Questore si è appellato all'articolo 100 del Tulps, ovvero il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che consente di sospendere o ritirare l'attività di esercizio per ragioni di Pubblica Sicurezza.

"Le norme ci sono e vanno rispettate: in questo, la linea è della tolleranza zero. Queste chiusure non hanno solo uno scopo sanzionatorio, ma preventivo. Sono decisioni prese nell’interesse esclusivo di chi frequenta questi locali", ha spiegato il Questore che nelle ultime ore ha fatto chiudere anche l'Alibi di Testaccio. "A febbraio avevamo già visitato la struttura", spiega il Questore Carnevale " e avevamo disposto 15 giorni di chiusura. Ma i gestori hanno scelto di n on rispettare le norme e così siamo passati al sequestro".

Le violazioni riscontrate dai controlli, non solo all'Alibi, sono state molte: dalla carenza di sistemi anti incendio ai buttafuori non in regola, passando anche per uscite di emergenza che spesso sono bloccate: "Il compito della Questura è quello di tutelare e far rispettare la sicurezza pubblica", molti clienti si sono rivolti alla polizia denunciando situazioni sconvenienti avvenute all'interno dei locali: borseggiatori, rapinatori e risse scaturite con nulla e mal gestite hanno fatto chiudere tre dei maggiori locali della movida romana.

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