Cronaca locale

Disabile investito sulle strisce pedonali fantasma a Casal Bruciato

È il secondo investimento in meno di una settimana a Casal Bruciato per colpa dell'alta velocità e delle strisce pedonali che non si vedono. I comitati denunciano: "Nessuno interviene per ripristinare la segnaletica"

Disabile investito sulle strisce pedonali fantasma a Casal Bruciato

Stava tornando a casa dal mercato come ogni lunedì assieme alla moglie quando è stato preso in pieno da un’auto in piazza Balsamo Crivelli, a Casal Bruciato, periferia Est di Roma. L’uomo, un disabile di 85 anni, resta steso sull’asfalto. Sua moglie in lacrime si sostiene appoggiata alla carrozzina.

Si tratta del secondo incidente in pochi giorni. La scorsa settimana ad essere investito era stato un bimbo di sette anni che per fortuna se l’è cavata con una botta sul viso. L’uomo, invece, è stato portato al pronto soccorso per accertamenti e risulta essere in gravi condizioni. “Prima o poi qui ci scappa il morto”, denunciano i residenti. Colpa delle strisce pedonali che non si vedono e delle auto che sfrecciano a gran velocità.

“Non facciamo altro che segnalare – dice a ilGiornale.it Stefania Martelloni, del comitato civico Quelli di Casal Bruciato – ma nessuno interviene, né dal municipio, né dal Campidoglio”. I comitati di quartiere e quelli dei genitori della scuola hanno raccolto centinaia di firme per far installare un semaforo nella piazza. Ma per ora le petizioni sono rimaste lettera morta.

“Gabriel, il bambino che è stato preso l’altro giorno, si è salvato solo perché la sua bici ha attutito la botta, altrimenti sarebbe stata una tragedia”, racconta la donna. “Le macchine - denuncia - sfrecciano da via Bergamini in direzione della piazza, non esistono cartelli né limiti di velocità”.

Le due persone investite in pochi giorni, commenta, “sono vittime del degrado che avanza, dalle strisce fantasma, all’asfalto che si sgretola, ai marciapiedi pieni di buche fino alle voragini che si aprono nelle vie del quartiere”.

“Ci hanno abbandonato”, è l’amara conclusione dei residenti che invocano un intervento delle istituzioni.

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