Cronaca locale

Niente spray al peperoncino a Capodanno. Ma la Raggi dice no: "Salva le donne"

Il sindaco Virginia Raggi, per Capodanno vieterà i botti ma non lo spray al peperoncino, definito "uno strumento che le donne utilizzano per difendersi e che ha consentito a tante ragazze di salvarsi"

Niente spray al peperoncino a Capodanno. Ma la Raggi dice no: "Salva le donne"

A Roma nessun divieto di usare lo spray al peperoncino a Capodanno. Il sindaco Virginia Raggi bandirà i botti ma non "uno strumento che le donne utilizzano per difendersi e che ha consentito a tante ragazze di salvarsi".

Secondo il primo cittadino della Capitale, invece, si dovrebbe "punire severamente chi ne fa un uso distorto e criminale". Una decisione in linea con il pensiero del ministro Matteo Salvini che ieri ha dichiarato: "Il problema non è lo strumento ma l'uso che se ne fa. Se uno va in piazza con lo spray al peperoncino è un cretino che prima va curato e poi va portato per due giorni al fresco così gli passa la voglia". Dello stesso avviso, segnala Repubblica, è anche Corrado Canafoglia, avvocato del Comitato Giustizia per le vittime della Lanterna Azzurra, dove l'8 dicembre scorso sono morti cinque ragazzi e una mamma, che vede negli spray al peperoncino degli "strumenti di difesa per le donne". "È come se qualcuno mettesse volontariamente sotto una persona con la macchina e vietassimo tutte le macchine. Dobbiamo -aggiunge - concentrarci sul vero problema che, per quanto riguarda quanto accaduto a Corinaldo, è l'organizzazione dell'evento e non il peperoncino". Non la pensa così Daniele Leodori, presidente del Consiglio del Lazio, che si era rivolto ai sindaci della regione un appello per "vietare la vendita degli spray al peperoncino nel periodo delle prossime festività di Natale e Capodanno" e impedire così che venga usato in maniera impropria, "nei luoghi in cui si svolgeranno eventi pubblici".

Secondo Mark Busin, amministratore delegato della Defence System, che vende Diva, un flaconcino da 20 ml di spray al peperoncino, se un tale provvedimento fosse preso farebbe subito scattare un ricorso al Tar. "Nel Lazio noi vendiamo nelle farmacie e nelle tabaccherie circa 20mila flaconi l’anno. Significa che c’è domanda.

Anche perché è forse l’arma più efficace a disposizione di una donna", spiega.

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