Cronache

La Romagna esporta i «racchettoni» in Liguria

Il club del Cervia pensa di organizzare un torneo dimostrativo nel ponente che potrebbe tenersi la prossima estate

La Romagna esporta i «racchettoni» in Liguria

C'è un nuovo vocabolo nello spumeggiante dizionario dell'estate romagnola: «Mingozzimarighèlla». Lo scioglilingua non ha niente a che vedere con le ricette di quelle parti, fantasiose fin dal nome; ciononostante sempre di padelle si tratta. Sì, perché la chilometrica parola altro non è che l'unione dei cognomi dei ravennati Alex Mingozzi e Matteo Marighella, coppia indissolubile e vincente della scena del beach tennis, quello che una volta era solo un gioco da spiaggia monotono (i «racchettoni», proprio loro) e che sulla Riviera adriatica si è fatto sport. E che sport: una distesa di campi su tutto il litorale, tornei seguitissimi dai montepremi che lievitano anno dopo anno, pubblico ansioso di godersi lo spettacolo del gioco e di un contorno fatto di musica e belle ragazze. In tutto questo, «Mingozzimarighèlla» con la loro classe strabiliante hanno il compito di assassinare ogni torneo si svolga a portata delle loro racchette, diventando a loro modo delle piccole star: autografi, sponsor che hanno fiutato l'affare e hanno capito quanto nel suo piccolo può valere il proprio nome sulla maglietta dei due mattatori. Tutto si fa professionale: i racchettoni, che nella preistoria erano di legnaccio compensato, ora li fanno a Taiwan con chissà quale fibra per soddisfare le richieste dei praticanti con una dose massiccia di romagnoli. Perché è proprio dalle parti di Ravenna, Cervia e Cesenatico che 15 anni fa il più banale passatempo estivo è diventato un piccolo business. Un business da esportazione: da qualche parte d'Italia la colonizzazione del racchettone è già riuscita, e così ci si sfida in sfiancanti doppi sulla sabbia del litorale laziale e di quello siciliano, con una particolare fertilità dalle parti di Catania e Messina. Ma all'appello manca la Liguria. Un territorio magari non proprio adattissimo alla bisogna: manca lo spazio, con spiagge tutt'altro che profonde, in compenso non manca una certa diffidenza nei confronti del fenomeno, come ha dimostrato la freddezza riservata l'anno scorso ad Albisola alla tappa savonese del tour della Federazione Beach Tennis. Ciononostante, ci vogliono provare quelli del club di Cervia, che da tre anni organizzano uno dei tornei più prestigiosi del calendario estivo, quel «Città di Cervia» che fa il paio con il «Fiorellini», che si svolge a Marina di Ravenna. La missione-Liguria potrebbe partire l'estate prossima: ancora da individuare la località, il Ponente sembra favorito, ma già c'è l'idea di un torneo dimostrativo, che punti sulla qualità del gioco e soprattuto su tutto lo spettacolo che sta intorno ai racchettoni: un dj attivo dal primo all'ultimo set, pronto a scaldare il pubblico negli intervalli, genuine ragassone di Romagna addette al lancio sulle tribune di magliette e gadget di ogni genere. Un rito che vive della partecipazione del pubblico, che prende il sole sulle tribune e non si fa problemi a lasciarsi andare: la sfida andrà oltre lo sport in sé, e sarà anche quella di sfatare il mito del ligure musone e refrattario alle novità. In campo, nel frattempo, domina il fair play. Nel beach tennis non esiste l'arbitro. Le partite si autogestiscono, e - assicura Gian Domenico Bellettini, presidente della Federazione internazionale - non si è vista praticamente mai una lite. Ci si fida dell'onestà dell'avversario, e finora la faccenda è riuscita a rimanere in piedi confermando l'aura tutta particolare di questo ex gioco e attuale sport. Caratteristiche di correttezza che sembrano provenire dal pianeta del rugby, che per tutto il resto pascola mille miglia lontano ma con cui il beach tennis condivide anche l'aspetto conviviale: non è raro che un torneo disputato in Riviera vada a trovare definitiva conclusione sui tavoli delle Aie, il ristorante-Mecca dell'integralismo gastronomico romagnolo. Incontri a base di piadina e cappelletti che dal 18 al 26 agosto riguarderanno «racchettoni» d'oltremare, quando a Marina di Ravenna si disputeranno i Mondiali. Terra fertile per avvenimenti di questo genere, quella di Romagna, che ne approfitta sistematicamente per farsi conoscere in giro per il mondo. L'occasione di avere un pizzico di celebrità in più ora giunge alla Liguria, portata da quelli del Beach tennis Cervia. C'è la sabbia, c'è il mare e ci sono pure i ristoranti per il dopopartita.

Basta solo lasciarsi andare.

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