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La Romania è la nuova meta dei profughi nei Balcani

La Romania non era ancora stata interessata dall'esodo dei profughi che da un anno percorre i Paesi dei Balcani, sabato però 60 uomini sono stati fermati al confine con la Serbia mentre entravano nell'ex Paese comunista.

La Romania è la nuova meta dei profughi nei Balcani

Turchia, Grecia, Macedonia, Serbia e Ungheria, è questa la rotta balcanica che i profughi provenienti dal Medio Oriente hanno percorso sino ad oggi.

Una rotta che da Istanbul porta sino al cuore dell'Europa, a Budapest. Poi, da lì, prosegue ancora sino in Germania o in Austria. Muri edificati intorno ai confini, misure di contenimento adottate dai Paesi europei, emergenza profughi. Ma come cambiano le persone che attraversano il vecchio continente così anche le vie di percorrenza si modificano ed infatti è notizia recente il tentativo di un gruppo di oltre 60 immigrati di penetrare in Romania.

Un Paese, quello di Bucarest, che sino ad oggi non era stato particolarmente coinvolto nell'arrivo dei migranti. Adesso sembra però che la situazione stia cambiando.

La polizia di frontiera romena ha infatti fermato il gruppo più consistente di rifugiati che sino ad oggi è entrato nei confini dell'ex Paese comunista. Tutti uomini, con un'età compresa tra i 20 e i 40 anni, originari di Pakistan, Iraq, Afghanistan Marocco e Somalia che stavano cercando di entrare in Romania dal confine con la Serbia.

Roxana Costache, portavoce della polizia romena, ha dichiarato che le forze di sicurezza hanno localizzato gli uomini attraverso sensori di calore e una volta fermati, i profughi, sono stati condotti nella caserma della città di Jimbolia dove sono stati sottoposti a un interrogatorio.

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