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Romney lotta con i denti per non perdere in Michigan Aborto, Santorum scatenato

Romney è indietro in Michigan, dove si vota tra 7 giorni. Intanto Santorum dice che i medici che praticano l'aborto dovrebbero essere arrestati. E Ron Paul: "Gli Usa verso il fascismo". ELEZIONI USA 2012

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Mitt Romney sa bene che non può permettersi il "lusso" di perdere in Michigan, lo stato dov'è nato e che suo padre ha governato dal 1963 al 1969. A una settimana dal voto è testa a testa tra lui e Rick Santorum. Romney ha recuperato molto: ora Santorum è al 37% con Romney al 33%. Dietro seguono Ron Paul (15%) e Newt Gingrich (10%). Intanto il candidato italoamericano, che ha la sua roccaforte tra evangelici e sostenitori del Tea Party, entra a gamba tesa su un tema a lui molto caro: "I medici che praticano l'aborto dovrebbero essere arrestati". Una presa di posizione molto dura, che strizza l'occhio alla parte più a destra del Gop.

Sondaggi a livello nazionale

Anche se la cosa che più conta, nelle primarie, è assicurarsi i delegati stato per stato - e quindi contano i risultati nei singoli stati - può essere comunque interessante dare un'occhiata ai sondaggi a livello nazionale, che indicano la tendenza politica. Secondo una rilevazione di Gallup Santorum stacca di ben 8 punti Romney: il 36% dei repubblicani preferisce lui mentre l'ex governatore del Massachusetts è al 28%. Per Romney è un calo di 5 punti rispetto all’ultima rilevazione di mercoledì scorso quando i due candidati erano quasi appaiati, 33% Santorum e 31% Romney. Guarda tutti i sondaggi

Ron Paul all'attacco: sistema fascista

Molti lo descrivevano come una "macchietta", un candidato assolutamente non in ngrado di impensierire quelli "seri". Ron Paul, invece, ha dimostrato di avere un'incredibile resistenza e, anche se fino ad ora non ha ancora mai vinto in nessuno degli stati dove si è votato, spesso ha collezionato dei buoni risultati. E la sua corsa continua. Lui promette di arrivare fino a Tampa, dove si terrà la convention repubblicana, convinto di poter far sentire la propria voce. Intanto, parlando a Kansas City, in Missouri, il candidato ultraliberista va all'attacco, dicendo che gli Stati Uniti stanno "scivolando in un sistema fascista" in cui c'è una combinazione di "governo, grandi aziende, potere autoritario e soppressione dei diritti individuali di ogni cittadino americano".

L'evento, organizzato da Paul nel memoriale della prima guerra mondiale, ha messo in secondo piano la conferenza annuale del nel Missouri e l'analoga convention in Kansas, che si stavano tenendo poco lontano. Molti simpatizzanti del partito dell'elefante hanno disertato gli eventi per andare ad ascoltare il comizio di Paul. "Siamo scivolati via da una vera repubblica", ha detto Paul ai giornalisti, chiarendo poi di non essere al corrente che il suo intervento coincidesse con le altre due manifestazioni. Ma sarà stata solo una coincidenza?

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