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Romney: "Obama pensa a salvare il pianeta, io ad aiutare le famiglie americane"

Romney promette 12 milioni di posti di lavoro, tagli alle tasse sulle imprese. Sale sul palco anche l'attore Clint Eastwood, che finge di intervistare Obama seduto su una sedia (vuota): "Quando qualcuno non porta a termine il compito bisogna lasciarlo andare"

Romney: "Obama pensa a salvare il pianeta, io ad aiutare le famiglie americane"

Barack Obama si deve fare da parte per una ragione semplice: ha fallito. Lo ribadisce con forza Mitt Romney nel suo discorso di accettazione della nomination repubblicana alla Casa Bianca. A Tampa - e in tutti gli Stati Uniti, davanti alla tv - gli occhi sono tutti per lui. Romney attacca con forza il presidente, puntando il dito soprattutto sulle promesse mancate. Poi ricorda i suoi successi come imprenditore ed elenca puntigliosamente il piano, in cinque punti, con cui intende risollevare l’America e creare 12 milioni di posti di lavoro: energia, istruzione, commercio, investimenti, tasse.

Le promesse hanno fatto spazio alla delusione e alle divisioni. Questo è qualcosa che non dobbiamo accettare. Questo è il momento in cui davvero possiamo fare qualcosa. Con il vostro aiuto faremo qualcosa", ha detto Romney appena salito sul palco del Tampa Bay Times Forum. Il repubblicano ricorda così il "Yes we can", che quattro anni fa trascinò Obama alla vittoriama che oggi può costringerlo a fare le valigie. Proprio perché, ed è questo il punto su cui Romneymartella, non bastano le chiacchiee. Occorrono i fatti. "Gli americani hanno una scelta da fare, una decisione da prendere, per fare questa scelta, voi avete bisogno di conoscermi meglio e di sapere dove condurrò questo Paese", ha detto Romney, prima di parlare dell’esempio ricevuto dai suoi genitori, del ruolo delle donne e del suo passato da uomo d’affari.

Il voto delle donne potrebbe essere decisivo. Romney lo sa bene e fa il possibile per conquistare simpatie nell'elettorato rosa su cui, secondo i sondaggi, è indietro rispetto a Obama. Parlando di pari opportunità tra uomini e donne cita le parole che sua madre pronunciò da candidata al Senato: "Perché le donne dovrebbero avere meno da dire degli uomini a proposito delle grandi decisioni che la nostra nazione deve prendere?". "Avrei voluto che fosse qui alla convention - ha detto Romney - per ascoltare leader come le governatrici Mary Fallin, Nikki Haley e Susana Martinez, la senatrice Kelly Ayotte e la segretaria di Stato Condoleezza Rice. Come governatore del Massachusetts, ho scelto una donna come vice governatore e un’altra come capo dello staff; metà del mio gabinetto era composto da donne e, negli affari, ho fatto da mentore e supportato grandi donne che poi hanno guidato grandi aziende".

Un passaggio importante del discorso riguarda il suo passato di uomo d'affari. "Quando avevo 37 anni - ricorda con orgoglio Romney - ho aiutato una piccola azienda a nascere. Insieme ai miei partner lavoravo per una società che aiutava altre aziende. Così alcuni di noi hanno avuto l'idea che se davvero credevamo che i nostri consigli stessero aiutando le aziende, dovevamo investire in queste aziende. Dovevamo scommettere su noi stessi e sui nostri consigli. Quel business cominciato con 10 persone è ora diventato il racconto di un grande successo americano. Alcune delle società che abbiamo aiutato a nascere sono nomi che conoscete. Un'azienda che fornisce prodotti per uffici chiamata Staples, dove sono contento di vedere che la campagna di Obama fa acquisti. Sports Authority, diventata una delle favorite dei miei figli. Abbiamo dato vita a uno dei primi centri di apprendimento per l'infanzia chiamato Bright Horizons, lodato dalla first lady, Michelle Obama". Il pubblico ha mostrato di gradire il riferimento, accompagnando le parole di Romney con le risate. "Quando nessuno pensava che avremmo visto una nuova acciaieria in America, abbiamo preso un rischio e ne abbiamo costruita una in un campo di mais in Indiana. Oggi Steel Dynamics è uno dei più grandi produttori di acciaio negli Stati Uniti". Poi la stoccata finale, accompagnata dall'ovazione dei delegati: "Non chiediamo scusa per il successo".

- Guarda il video del discorso di Mitt Romney

Lo show di Clint Eastwood

Ospite a sorpresa della convention repubblicana, Clint Eastwood non si limita a fare un semplice invito al voto, confermando la propria fede repubblicana e mettendo a tacere le polemiche sullo spot alla Chrysler, trasmesso durante il Super Bowl, in cui era sembrato strizzare l'occhio a Obama. L'attore (e regista) regala una perla, un pezzo di teatro che resterà nella memoria dei repubblicani (ma non solo). Sottopone a un interrogatorio Obama, che per finta è seduto accanto a lui (Clint si rivolge a una sedia vuota): "Mi dici di parlare a Romney? Perché non lo fai tu...". La scena è gustosissima. Catturata l'attenzione Clint mostra se stesso, la propria disillusione di cittadino deluso: "Quando è stato eletto 4 anni fa tutti piangevano di gioia, anch'io mi sono emozionato. Non ho più pianto così da quando ho scoperto che oggi in America ci sono 23 milioni di poveri. Una tragedia vera, e l'amministrazione non ha fatto abbastanza per porvi rimedio. Per questo penso che sia tempo che sia arrivato il tempo per un uomo d'affari, uno stellare businessman". Poi si gira, guarda alla propria sinistra il "fantasma" di Obama, e gli dice: "Penso che sia arrivato il tempo che ti fai di lato per far posto a Romney e Ryan". E gli punta il dito contro dicendogli di andare via. Ma non è finita: "Guarda che non sto zitto. E' il mio turno... Sei completamente pazzo... Di tutte le promesse che hai fatto cos'è rimasto?". E per finire, quando ormai la sala è in delirio, si congeda così, tornando a interpretare l'ispettore Callaghan: "I started, you finish it. Go ahead. Make my day!" (Io ho cominciato, ora tocca a voi finire il lavoro. Fatemi felice). Se potessero in quel momento i repubblicani manderebbero lui alla Casa Bianca.

- Guarda il video dell'intervento di Clint Eastwood

La replica di Obama a Clint

Barack Obama sceglie di replicare con una foto su Twitter e Facebook al monologo di Clint Eastwood. All'Ispettore Callaghan, chelo ha attaccato, il presidente ribatte pubblicando una foto che mostra la sedia del presidente durante una riunione alla Casa Bianca, dietro la quale si intravede la testa di Obama, e sotto la scritta: "This seat's taken" (Questo posto è occupato).

Per quanto ancora lo decideranno gli americani il 6 novembre.

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