Roma

Rossin lascia il Pdl e passa a La Destra

Il capogruppo del Pdl in Campidoglio Dario Rossin si è dimesso dal suo incarico per passare alla Destra. «Un gruppo consiliare frammentato, una giunta che va spesso e volentieri in corto circuito e un partito che ha ribadito la sua inefficienza alle ultime elezioni non presentando le liste del Pdl e ammazzando così un’intera classe dirigente». Così ha motivato le sue dimissioni l’ex capogruppo del Pdl al comune Dario Rossin che ieri mattina ha annunciato il suo passaggio a La Destra di Storace. Rossin ha parlato di una «scelta dolorosa, fatta dopo due anni in cui ha sopperito a un partito assente che ha perso la cognizione ed è rimasto solo un cartello elettorale. Io oggi - ha detto in una conferenza stampa organizzata insieme a Francesco Storace - passo a La Destra perchè è l’unico partito che impersona i valori in cui sono cresciuto». «Mi sento tornato a casa - ha aggiunto Rossin che sarà, al posto di Storace, nuovo capogruppo de La Destra al comune -. Mi hanno telefonato in tanti per congratularsi. Non sono stato affatto “sfrattato da Alemanno” - ha risposto a chi glielo chiedeva - è stata una mia decisione».
«L’adesione del capogruppo del Pdl a La Destra è un atto enorme politicamente, perchè stiamo parlando del capo del gruppo più importante che ci sia in qualsiasi amministrazione comunale. Questo significa che c’è un problema e bisogna trovare una soluzione». Così il leader de La Destra Francesco Storace ha commentato il passaggio di Dario Rossin dal Pdl al suo partito. Nel corso della conferenza stampa Storace ha aggiunto: «Rossin non ha fatto questa scelta stamattina. C’era un disagio molto profondo, oggi il gruppo consiliare del Pdl a Roma ha perso il pezzo più pregiato, quello che gli ha consentito di stare due anni tranquillo ad approvare le delibere in Consiglio comunale». Secondo il presidente de La Destra «Alemanno deve comprendere che è arrivato il tempo di darsi una svolta politica, altrimenti non va da nessuna parte».
Completamente diverso il parere del sindaco: «Forse per l’onorevole Rossin più che l’appartenenza a un gruppo è importante essere un capogruppo - ha detto Alemanno - Sono umanamente dispiaciuto da questa situazione ma politicamente non ritengo accettabile che un onorevole possa dall’oggi al domani passare a essere capogruppo Pdl a capogruppo de La Destra, senza una minima pausa di riflessione». Alemanno ha ammesso che con Rossin ci sono stati dei problemi in passato su come gestiva il gruppo e quanto accaduto oggi non è «un fulmine a ciel sereno». I problemi erano «sul modo come lo gestiva - ha sottolineato - ma non mi aspettavo questa fuoriuscita dal partito. Se anche questa situazione mi dispiace da un punto di vista umano, da un punto di vista politico non posso non censurarla». Secondo Alemanno, proprio questa scelta di Rossin «spiega come mai ho avuto tante difficoltà con lui nella gestione del gruppo».

Alemanno ha infine ammesso che «c’era un cambio della guardia in vista».

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