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Ru486, a Bari il primo aborto per una 25enne

Arrivati nella farmacia del policlinico di Bari i 10 trattamenti per utilizzare la pillola Ru486. Dopo circa 200 compiuti in fase sperimentale, il primo aborto farmacologico è stato avviato nella struttura ospedaliera. Il dg: "Procedure già adottate negli ultimi quattro anni". Come funziona la pillola

Ru486, a Bari il primo aborto per una 25enne

Roma - E' stata somministrata la prima pillola "italiana" Ru486. Il trattamento è stato avviato in regime di ricovero ordinario nella prima clinica di ostetricia del policlinico di Bari, dove l’Ru486 è stata utilizzata negli ultimi tre anni acquistandola dalla Francia. La paziente alla quale è stata somministrata l’Rsu486 è una polacca di 25 anni.

Il primo caso a Bari Dopo la somministrazione del farmaco, la giovane donna ora sta riposando, dicono ancora dall’ospedale pugliese. Il responsabile delle interruzioni di gravidanza della I Clinica ostetrica del Policlinico di Bari, Nicola Blasi, ora sta eseguendo altri interventi e a breve tornerà a controllare la paziente a cui è stata somministrata la Ru486. "Le procedure seguite - ha spiegato Vitangelo Dattoli, direttore generale del Policlinico di Bari - sono quelle che adottiamo da quattro anni, coerentemente alla normativa. La modifica sostanziale" rispetto alla fase di sperimentazione, durante la quale nell’ospedale pugliese il farmaco abortivo è stato utilizzato su 200 donne, "è che la pillola Ru486 viene somministrata in regime di ricovero ordinario, come da indicazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa)", ha precisato il dg. "Noi, qui al Policlinico di Bari - ha ricordato Dattoli - dal 2006 adottiamo misure di grande attenzione e cautela: screening della paziente, esami di laboratorio, elettrocardiogramma e tutte le altre visite che servono a individuare la paziente che può optare per l’aborto farmacologico in alternativa a quello chirurgico". Una procedura "assolutamente coerente con la legge 194", ha assicurato il direttore generale.

A Pisa 69 scatole Sono arrivate  le prime confezioni ordinate dal deposito Estav dell’Area Vasta Toscana nord-ovest che rifornirà 18 ospedali. Il magazzino toscano è tra i primi in Italia ad avere ordinato la pillola abortiva e, qualora ce ne fosse bisogno, è in grado di rifornire gli ospedali della Toscana appartenenti anche ad altre aree. "Riteniamo tuttavia che queste prime scorte - ha detto il dottor Marcello Pani, responsabile del deposito - siano sufficienti a garantire il fabbisogno degli ospedali della nostra area. Finora abbiamo ricevuto 69 scatole e altre 60 ne arriveranno nelle prossime ore, garantendoci una copertura più che sufficiente. Naturalmente, come per tutti gli altri farmaci, siamo in grado di seguire telematicamente la somministrazione da parte di ogni singolo presidio ospedaliero e dunque di effettuare ordini con tempestività e senza mai lasciare ciascun ospedale senza scorta".

Gli ordini in tutta Italia Invece all'ospedale Sant'Anna di Torino - il primo a sperimentarla in Italia - la Ru486 non si è ancora vista. E la stessa cosa può dirsi anche per gli altri ospedali piemontesi, ha denunciato il ginecologo radicale Silvio Viale, noto per aver avviato cinque anni fa la sperimentazione della pillola. "Ho ordinato 50 scatole, il fabbisogno di due mesi circa, ma dal Sant'Anna la richiesta non è ancora partita", afferma Viale. Intanto sono partiti oggi i primi ordinativi per la pillola abortiva RU486 da parte della Clinica Mangiagalli di Milano, uno dei punti nascita più attivi d'Italia a seguito delle prime richieste da parte delle donne che desiderano abortire in via farmacolologica. Diversa la situazione all'ospedale San Carlo Borromeo di Milano, che spiega di non aver fatto ancora nessun ordine del farmaco, e di non aver ancora ricevuto alcuna richiesta di utilizzo.

In Toscana, infine, sono previsti per questa mattina i primi arrivi della pillola abortiva Ru486 nel magazzino farmaceutico centralizzato di Migliarino (Pisa) dell'Ente per i servizi tecnico amministrativi di Area vasta (Estav), che serve 18 ospedali toscani fra Pontremoli e Portoferraio.

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