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Ruby, giallo sulle foto a orologeria contro il Cav Partito l'assalto mediatico di Repubblica e Fatto

Il Fatto annuncia nuovi scatti sulle cene ad Arcore. E Barbareschi: "Ci sono foto fatte con strumenti professionali usati per lo spionaggio". Torna l'ombra dei servizi deviati. Secondo Repubblica potrebbero uscire proprio domani quando il premier sarà al Consiglio Ue

Ruby, giallo sulle foto a orologeria contro il Cav 
Partito l'assalto mediatico di Repubblica e Fatto

Roma - Il disegno per screditare il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi agli occhi dell'opinione pubblica europea c'è e ha più "cospiratori". Troppi ancora nascosti da una cortina di fumo che fa pensare ai peggiori scenari dello spionaggio nostrano. Il Giornale, di questo, ne aveva già ampiamente parlato. E pure i vertici del Pdl ne avevano paventato i contorni peggiori. Ora, però, all'assalto giudiziario e mediatico orchestrato contro il Cavaliere si aggiungono nuovi, inquietanti pezzi.

Già settimana scorsa il capogruppo del Fli alla Camera, Italo Bocchino, aveva anticipato un imminente colpo di mano dei pm milanesi. "Un paio di passaggi complicheranno la sua posizione", aveva spiegato il finiano tirando nuovamente in ballo la posizione di Berlusconi nel Rubygate. Rumor che fanno spavento se detti da chi con le procure non dovrebbe avere nulla a che fare. La voce è stata confermata proprio questa mattina dal Fatto Quotidiano: "La foto c'è".

Quelle foto fatte con mezzi da 007 Lo aveva già detto il finiano Luca Barbareschi impensierendo non poco Palazzo Chigi: nei faldoni della procura di Milano ci sarebbero "immagini interessanti" rubate alla privacy del premier. E' l'ultimo assalto, forse quello di cui parlava proprio Bocchino. Proprio di ritorno da Arcore, Barbareschi ha svelato i timori che agitano la presidenza del consigglio. "Ci sono foto fatte con strumenti professionali usati per lo spionaggio - riporta il Fatto - immagini realizzate grazie ad apparecchi che costano più di 25mila euro". Torna, insomma, uno scenario da 007. Quei servizi segreti deviati di cui aveva già parlato lo stesso Berlusconi ai tempi della D'Addario. In realtà nessuno sembra aver visionato il materiale tenuto in serbo dalla procura di Milano per provare a fare lo scacco matto. Eppure il timore c'è. D'altra parte già il modo con cui il presidente del Consiglio è stato intercettato e messo sotto controllo dal tribunale di Milano ha sollevato non pochi interrogativi.

Il momento giusto per sferrare l'attacco A chiarire i contorni e le prossime mosse dell'assalto giudiziario è il Corriere della Sera. In un pezzo di retroscena di Marco Galluzzo, infatti, emerge come "ai piani alti di Palazzo Chigi sono convinti che ulteriori rivelazioni sull'inchiesta che coinvolge il premier potrebbero essere pubblicate proprio domani, mentre Berlusconi si troverà seduto a poca distanza da Sarkozy e dalla Merkel, dai ventisei capi di Stato e di governo che insieme a lui parteciperanno al Consiglio europeo previsto a Bruxelles". Assicura il quotidiano di via Solferino: "La sola ipotesi fa tremare i polsi a più di qualcuno". Per il momento le sole foto allegate dai pm all'invito a comparire sono gli screenshot tratto da un video messo on line il 19 novembre dello scorso anno sul sito del settimanale Oggi. Ma, fonti insistenti distampa, fanno sapere che le nuove immagini sono "forti più di ogni altra parola". Insomma, la bomba anticipata settimana scorsa proprio da Bocchino.

I timori di Berlusconi I soggetti dell'agguato - come detto - sono numerosi. E vanno ricapitolati. C'è la procura di Milano, i media di sinistra e i rumors dei finiani. Poi ci sono teleobiettivi da 25mila euro, macchinari che farebbero impallidire il migliore dei paparazzi, roba da spionaggio e contro spionaggio. Poi c'è la vittima: Berlusconi che teme lo spettro del 1994. "Il trauma vissuto a Napoli, alla conferenza internazionale sulla legalità, con i carabinieri a pietrificarlo con l’invito a comparire per le tangenti Fininvest - spiega anche Repubblica - fu l’inizio della fine. Una congiunzione astrale che potrebbe ripetersi fra poche ore, quando Berlusconi venerdì sarà a Bruxelles per il consiglio europeo sull’Energia. Lì, nella grande sala con gli altri 26 leader, il premier potrebbe essere travolto dalla richiesta di rito immediato per reati agghiaccianti come la prostituzione minorile". Il nuovo capitolo della campagna giudiziario rimbalza di quotidiano in quotidiano. Una rete che si stringe. "Mi accusano di cose infami nonostante le ragazze coinvolte abbiano tutte smentito con dichiarazioni incontestabili - è lo sfogo del premier con il suo entourage - in un paese normale questo sarebbe bastato per archiviare tutto e chiedere scusa al sottoscritto. Invece no, puntano a dare la spallata finale, vogliono rovinarmi".

L'ultima carta dei magistrati Secondo voci vicine al Cavaliere, dunque, il sospetto del premier è che, insieme alla richiesta di rinvio a giudizio, i pm di Milano sfoderino appunto le fotografie deile cene.Intanto Berlusconi guarda avanti e continua nell'azione di governo. Ma è proprio questa azione che le opposizione - con l'aiuto dei magistrati e, forse, di ambienti ancora poco chiari - stanno cercando di fermare. Lo scenario, il Consiglio europeo fissato a Bruxelles, non è stato infatti scelto a caso. In molti all'estero ormai plaudono all'azione svolta dal governo Berlusconi. L'obiettivo, dunque, è quello di andarlo a colpire proprio in un contesto internazionale per cercare di screditare il lavoroportato avanti finora.

Adesso non ci resta che aspettare e vedere l'asso dalla manica che sfodereranno i media di sinistra o la magistratura per screditare nuovamente l'immagine del nostro Paese.

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