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Russia, la mossa del governo "Le elezioni non si rifaranno" Oggi in piazza i fan di Putin

Dopo le accuse di brogli il governo ribatte: le schede sotto accusa sono troppo poche e non metteranno in discussione le elezioni. Oggi in piazza i sostenitori di Putin

Russia, la mossa del governo "Le elezioni non si rifaranno" Oggi in piazza i fan di Putin

Ieri il leader del Cremlino Dmitri Medvedev aveva aperto uno spiraglio minimo. Oggi quello stesso spiraglio è stato chiuso dal premier Vladimir Putin che ha replicato duramente alle proteste di sabato scorso contro i brogli elettorali. Le denunce di svariate migliaia di persone cadono nel vuoto: le ipotesi di frodi alle elezioni legislative del 4 dicembre non modificheranno, dunque, i risultati delle urne. Dmitri Peskov, portavoce di Putin, ha annullato la richiesta dei cittadini russi di ripetere le votazioni. Il premier russo è, infatti, convinto che dietro alle proteste e alle manifestazioni di piazza ci sia lo "zampino" degli Stati Uniti che starebbero finanziando l'opposizione per ribaltare il volere del popolo.

I manifestanti che sabato sono scesi in piazza, non sono stati gli unici a contestare i risultati del voto. Anche l’Osce ha, infatti, denunciato che le elezioni sono state segnate da brogli e violazioni. Il governo, da parte sua, ritiene che le frodi denunciate costituiscano solo una minima quantità di voti e che, quindi, non possano rimettere in discussione la totalità dei risultati. "Anche se si sommano tutte queste cosiddette prove, riguardano circa lo 0,5% del numero totale delle schede elettorali - ha precisato Peskov - quindi, anche se si accetta di impugnarle in tribunale, queste non possono in alcun modo sfidare legittimità delle elezioni o dei risultati finali".

Nei giorni scorsi il portavoce di Putin aveva spiegato che la manifestazione era stata una "protesta democratica da una parte della popolazione scontenta per i risultati ufficiali delle elezioni della scorsa settimana". Poi aveva precisato: "Noi rispettiamo il punto di vista dei manifestanti, ascoltiamo ciò che viene detto, e continueremo ad ascoltarli. I cittadini della Russia hanno il diritto di esprimere il proprio punto di vista, in segno di protesta e di sostegno, e quel diritto continuerà ad essere garantito fino a quando tutte le parti in causa lo faranno in modo legale e pacifico".

Oggi, sarà la volta dei sostenitori di Putin che daranno vita a una contromanifestazione nella centralissima piazza del Maneggio, tra il Cremlino e la Piazza Rossa, per dare una risposta netta e chiara alle proteste di sabato. Sono attese almeno 30mila persone.

Dal palco interverranno il sindaco di Mosca Serghiei Sobianin, il capo dello staff elettorale di Putin Stalislav Govorukhin e, infine, il leader dei sindacati Mikhail Shmakov.

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