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Ryanair: "Bastardo chi chiede i danni"

Michael O’Leary se la prende con i risarcimenti intentati da chi è rimasto a terra a causa del vulcano. "Non possono volere indietro 3mila sterline per un biglietto costato trenta"

Ryanair: "Bastardo chi chiede i danni"

Londra Rimborsare i passeggeri rimasti a terra a causa della nube vulcanica? Non diciamo sciocchezze. Sono richieste assurde. Sempre il solito Michael O'Leary, leader del colosso irlandese low-cost Ryanair. Tutte le commissioni europee che hanno a che fare con lui sono ormai avvezze ai suoi modi sbrigativi, così simili ai viaggi aerei che vende: imbattibili, sia che si parli di prezzo che di scomodità. Gli aerei di questa compagnia partono quasi sempre, sono il massimo per quanto riguarda la puntualità, ma le loro poltrone non sono reclinabili e non hanno più nemmeno la tasca portamenù dietro lo schienale perchè sarebbe un costo ulteriore. Tutto sommato quindi, l'ultima crociata del boss O'Leary contro i rimborsi a quei poveretti di passeggeri lasciati in giro per il mondo il mese scorso a causa dell'eruzione vulcanica in Islanda, non dovrebbe sorprendere molto. La Ryanair ha deciso di chiamarsi fuori dal regime di compensazioni stabilito dall'Unione Europea almeno per quanto riguarda le richieste di quei malcapitati turisti che appaiono «assurde» agli occhi del boss O'Leary.
Non solo, la compagnia ha anche minacciato di portare in tribunale i governi nazionali e richiedere a questi un risarcimento dei danni derivanti dalla chiusura dello spazio aereo europeo durante l'eruzione del vulcano e nessuno dubita che sia pronta a farlo insieme ad altre colleghe come ad esempio la EasyJet. Proprio quest'ultima ha fatto sapere di recente che molte altre linee aeree stanno valutando l'ipotesi di un'azione congiunta in questa direzione. Mister O'Leary poi non ci pensa nemmeno - questo è quello che ha dichiarato ieri al quotidiano The Guardian - a soddisfare le richieste di «quei bastardi che hanno pagato 30 sterline di biglietto e ne vogliono indietro 3mila». Ha aggiunto inoltre che il regolamento approvato dall'Ue che richiede alle linee aeree di farsi carico dei costi di vitto e alloggio per i passeggeri rimasti a terra si è trasformato in «un invito alla frode». La compagnia ha quindi deciso di aprire dei contenziosi per le richieste ritenute inammissibili discutendone prima nei tribunali locali sottoponendo poi i casi al vaglio della Corte europea, sperando in una sentenza a favore. È probabile però che qualche rimborso alla fine lo debba pagare anche la Ryanair. Sarà per questo forse che l'azienda ha deciso qualche cambiamento nelle tariffe relative ai bagagli per i viaggi programmati in luglio e agosto.
Il Daily Mail ha scoperto che in questi mesi il prezzo della prima valigia salirà dalle solite 15 a 20 sterline, ma quello della seconda, che è già di 35, arriverà a 40 sterline. Seppoi ci si dimentica di effettuare il check-in online - già obbligatorio per tutti da un anno a questa parte - il costo della prima valigia sale a 40 sterline e quello della seconda a 80. Sempre secondo quanto racconta il Mail la compagnia starebbe pure pensando di «tassare» i viaggiatori di una sterlina per l'uso della toilette, ma in questo caso l'ipotesi sembra essere difficilmente percorribile. Una volta in aria infatti, ci si chiede che cosa potrebbe accadere se un passeggero si rifiutasse di pagare e l'hostess negasse l'accesso al servizio. Pipì e popò in libertà nei già angusti corridoi tra le file di poltrone? Mah.
Quanto ai vari sovrapprezzi previsti, O'Leary è stato accusato dagli esperti del settore di cinismo soprattutto verso le famiglie. Balle, ha replicato lui, spiegando che gli aumenti vogliono incentivare le persone a viaggiare «leggere». «Vi stiamo soltanto dicendo che non vogliamo a bordo la vostra seconda valigia - ha spiegato O'Leary - come potete accusarci di non andare incontro alle necessità delle famiglie se non facciamo altro che rendere i nostri viaggi sempre più accessibili?». Se poi uno insiste, paga e la compagnia chiude un occhio. Dopotutto anche O'Leary tiene famiglia. E proprio la sua famiglia - ha raccontato - soltanto lo scorso anno ha pagato 100 euro di tasse per bagaglio extra sui voli Ryanair.

Che poi non si vada in giro a dire che sui loro aerei si fanno favoritismi.

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