«Sì» con l'anello per tre coppie gay

Il sindaco ha celebrato a Palazzo Reale le prime nozze omo: «Una giornata storica» Musica, scambio delle vere, bacio. I neo sposi arrivano per mano o in Cinquecento

«Sposi bagnati, sposi fortunati». Beppe Sala è «doppiamente emozionato», perchè celebra il primo matrimonio in assoluto da quando indossa la fascia tricolore, e il debutto a Palazzo Reale è per le prime due nozze gay a Milano e (quasi) in Italia. Ieri intorno alle 13 ha sposato prima Elena Donzellini, 49 anni, insegnante di pilates, e Cristina Cassinelli, 47 anni, consulente aziendale in business intelligence. Si sno conosciute alle Maldive vent'anni fa. Poi è stata la volta della coppia più giovane formata da Paolo Paolillo, 32 anni, e Alessandro Giovanetti, 37, insieme da sei anni. Con meno flasg addosso e senza il sindaco come cerimoniere, sono arrivati in piazzetta Reale alle tre del pomeriggio a bordo di una vecchia «500» bianca con i palloncini Stefano Caldara, 43 anni, e Noel Michael Temple (e da ieri anche Caldara, ha assunto il cognome del compagno) , coppia italo-giamaicana.

«Sono emozionato, è una giornata storica per il nostro Paese, da segnare sul calendario. Anche voi, con la nostra nuova famiglia, darete il vostro contributo a questa grande Milano» le parole del sindaco durante la cerimonia dopo aver letto le disposizioni della legge Cirinnà, sui diritti e doveri di chi si unisce civilmente. La cerimonia dura circa dieci minuti ed è identica a un rito civile tradizionale. C'è lo scambio degli anelli e il bacio. I neo sposi e i testimoni firmano il registro ed escono a festeggiare con parenti e amici.

E Sala ribadisce: «Io sarei favorevole anche alla Stepchild adoption».

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