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Salute, cresce il mal di testa da stress nei bimbi: in 30 anni +60%

Ai bimbi italiani «scoppia» la testa, stressati e malati come i grandi: dagli anni '80 i casi pediatrici di cefalea sono aumentati di oltre il 60%. Così il neuropsichiatra dell'infanzia e dell'adolescenza Vincenzo Guidetti, presidente della Società italiana per lo studio delle cefalee

Ai bimbi italiani «scoppia» la testa, stressati e malati come i grandi: dagli anni '80 i casi pediatrici di cefalea sono aumentati di oltre il 60 per cento. Così il neuropsichiatra dell'infanzia e dell'adolescenza Vincenzo Guidetti, presidente della Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc) che si riunirà in congresso a Caserta dal 30 settembre al 3 ottobre. Oggi a Milano per presentare il 24esimo meeting nazionale Sisc, l'esperto ricorda che «il mal di testa è il disturbo più frequente tra i giovanissimi». Affligge il 30 per cento circa dei bambini e adolescenti italiani e «nell'80 per cento dei casi le cause scatenanti sono emotive», precisa lo specialista, direttore del Dipartimento di scienze neurologiche e psichiatriche dell'età evolutiva all'università La Sapienza di Roma. Fra le ragioni, «l'introduzione del tempo pieno nella scuola, l'aumento delle madri lavoratrici che trascorrono quindi meno tempo con i propri figli e l'incremento delle separazioni». Oltre alla cosiddetta cefalea muscolo-tensiva (mal di testa «a casco»), i bimbi possono soffrire anche di emicrania, con attacchi fin dall'età di 1-2 anni.
Prima della pubertà i più vulnerabili sono i maschi, dopo le più colpite sono le femmine per ragioni ormonali. Prima, quinta elementare e prima media sono le classi più «decimate» dal mal di testa. E se nel caso dell'emicrania pesa anche la familiarità (il figlio di due emicranici ha il 50-75 per cento di probabilità di esserlo a sua volta), i medici enfatizzano i fattori ambientali, più di quelli genetici. «I bambini di oggi vivono in una società stressata e tendono a imitare gli atteggiamenti dei genitori», osserva Guidetti. «Lo stesso fatto di andare a scuola, aspettarsi interrogazioni, dover affrontare una situazione nuova o semplicemente ritornare in classe dopo le vacanze può essere un fattore che scatena il mal di testa».
Lo specialista consiglia dunque di non caricare i figli di troppe responsabilità o aspettative: «Non sottoporre il bambino allo stress di attività extrascolastiche imposte, per esempio attività sportive che li sovraffaticano.

Impegnarsi invece a creare un ambiente sereno e dedicare loro più tempo».

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