Salute

Giornata Mondiale dell’Alzheimer giunta oggi alla 25esima edizione

Diagnosi sempre più precoci ma la cura è ancora lontana

Giornata Mondiale dell’Alzheimer giunta oggi alla 25esima edizione

Giornata mondiale dell’Alzheimer giunta oggi 21 settembre 2018 alla sua 25esima edizione. Gli italiani malati di demenza sarebbero 1,241mila, e di questi 600mila hanno avuto una diagnosi di Alzheimer. Oggi fortunatamente è sempre meno complicato riuscire a diagnosticare la malattia, ma la strada per avere delle cure certe è ancora purtroppo molto lontana.

Sul territorio mondiale si calcolano circa 50 milioni le persone con questa patologia, e ogni 3 secondi una persona scoprirebbe di esserne affetto. Nel nostro Paese su 10 pazienti, ben 8 sono a carico della propria famiglia. Importantissima è quindi una diagnosi precoce, anche per alleviare il peso ai familiari, già molto provati per la situazione che stanno vivendo.

Come ha spiegato Orazio Zanetti, primario del reparto Alzheimer dell’Irccs Fatebenefratelli di Brescia, una diagnosi veloce “permette di accogliere i malati in programmi di assistenza che consentano di sentirsi meno soli di fronte alla malattia". Inoltre "permette di dare avvio a un trattamento farmacologico con l'intento di rallentare il processo degenerativo di uno, due o tre anni". A questo scopo le indagini diagnostiche che la medicina ha a disposizione sono diverse, dai semplici esami ematici, alla tomografia fino alla risonanza magnetica. Le tecniche sono sempre più all’avanguardia, lo dimostra il fatto che vi sono 25 progetti di ricerca di giovani studiosi sostenuti da Airalzh Onlus, che utilizzerebbero biomarcatori specifici sulla saliva e che aiuterebbero poi a studiare il linguaggio. Ancora dubbie le cause che porterebbero all’Alzheimer. Un recente studio, pubblicato sul BMJ, farebbe un chiaro riferimento allo smog cittadino, sembrerebbe infatti che vivere in una città particolarmente inquinata aumenterebbe del 40% il rischio di demenza.

Secondo la Federazione Alzheimer Italia migliorare la qualità di vita dei pazienti, vuol dire “cambiare la modalità di assistenza”. Ascoltare maggiormente la persona, cercando di capire le sue esigenze e i suoi bisogni.

Settembre è il mese della mobilitazione con l’hashtag #Every3seconds, diverse iniziative sono in programma in tutta Italia.

Commenti