Salute

Letto matrimoniale «anti-invasione» Così il coniuge resta nel suo spazio

L'invenzione è di Ford. Partner «riportato» nella propria metà

Gabriele Villa

Calci e gomitate? Contrasti durissimi al limite dell'area, non di rigore, ma di reciproca competenza? È la partita che si gioca ogni notte nei letti matrimoniali. Giochi di coppia non proprio del genere di più piacevole, ma prove di resistenza per difendere i propri spazi, il proprio territorio. A ogni costo. Per dormire sonni tranquilli. E più comodamente.

Nonostante l'idea dei letti separati non alletti la maggioranza delle persone, il fenomeno è ormai così popolare che esiste il trend riconosciuto degli Sleep Divorces (cioè i divorzi che cono motivati dalle eccessive invasioni di campo del proprio partner nel letto matrimoniale). Un problema senza apparente soluzione o con l'unica soluzione di dormire in letti separati?

Forse no, perché il rimedio potrebbe essere la nuova invenzione (per ora ancora nella fase di prototipo sperimentale) maturata in casa Ford: il «Lane Keeping Bed», che applica il know-how del mondo automotive per garantire che anche il compagno di letto più egoista, rimanga risolutamente «nella propria corsia» per tutta la notte. L'idea è stata ispirata dalla tecnologia «Lane Keeping Aid» che Ford ha introdotto a bordo di molte delle sue auto, tra cui la nuova generazione di Focus, per assicurare viaggi più sicuri per i guidatori e per i passeggeri.

La tecnologia, come si sa, avvisa il conducente con una vibrazione del volante in caso di cambio di corsia involontario e, in assenza di una pronta risposta, provvede automaticamente a sterzare per riportare l'auto in traiettoria.

Allo stesso modo il «Lane Keeping Bed» utilizza sensori di pressione per identificare quando uno dei partner si allontana dalla propria metà del letto e riportarlo delicatamente dove dovrebbe stare, con l'aiuto di un nastro trasportatore integrato.

«Quando dormono insieme, molte coppie hanno meno spazio a disposizione di un bambino in un letto singolo - spiega il dottor Neil Stanley, Independent Sleep Expert e autore del libro-guida How to Sleep Well -. Gli esseri umani sono più vulnerabili quando dormono, perché noi tutti siamo programmati per svegliarci quando qualcosa o qualcuno ci tocca inaspettatamente. Se qualcuno si muove verso il nostro lato del letto, questo meccanismo di difesa entra in azione, comportando per i penalizzati bruschi risvegli notturni, mentre gli invasori di spazi nel letto continuano a dormire sonni tranquilli».

E allora? Provvediamo, orsù.

Perché una sterzata delicata è sempre meglio che una gomitata ben assestata.

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