Salute

L'incubo febbre gialla campagna preventiva

Da vaccinare 14 milioni di persone. Le stime dell'Oms

di Luigi Cucchi

Torna l'allarme febbre gialla. Si avvicina l'autunno. Tutti coloro che intendono recarsi per turismo o lavoro in aree endemiche debbono considerare questo rischio sanitario e ricorrere alla vaccinazione. La malattia colpisce gli esseri umani e le scimmie, e si trasmette attraverso la puntura di zanzare Aedes. È endemica nelle aree tropicali dell'Africa, del Centro e del Sud America. La vaccinazione è altamente raccomandata come misura preventiva per i viaggiatori e per chi vive in Paesi endemici. Dopo il superamento dell'infezione o della malattia conclamata, l'individuo colpito acquisisce un'immunità che dura per tutta la vita. Nelle scorse settimane si sono mobilitate molti organismi sanitari internazionali; dall'Oms ai Medici senza frontiere, a Save de Children, per attuare massicce campagne di vaccinazioni.

La febbre gialla è causata da un virus, trasmesso tramite la puntura di una zanzara. Questa infezione causa febbre e sintomi che assomigliano a quelli influenzali, ittero (pelle e occhi gialli) danni al fegato, al rene, al polmone e ad altri organi oltre a vomito ematico. Di solito per i pazienti con febbre gialla è necessario il ricovero. Non esiste un trattamento specifico per questa patologia. I decessi si presentano nel 20% dei casi gravi, in particolari epidemie si può arrivare all'80% di mortalità.

L'aumento delle transaminasi è direttamente proporzionale al danno epatico ed è il segno di un prognostico sfavorevole. La febbre gialla può presentarsi con una sintomatologia che, almeno nelle fase iniziale, non è distinguibile da quella provocata dalla malaria, o dalla febbre tifoide, o da altre malattie acute batteriche o virali. All'inizio di settembre è stata avviata in numerosi Paesi a rischio una delle campagne più grandi mai condotte in Africa per evitare che si espanda l'epidemia di febbre gialla che ha già fatto 500 morti tra Repubblica Democratica del Congo e Angola. Lo ha annunciato l'Oms, dopo che diverse organizzazioni, tra cui Save the Children, avevano lanciato l'allarme sulla possibile espansione dell'epidemia anche al resto del mondo.

La campagna, condotta con 56 partner, mira a vaccinare oltre 14 milioni di persone in più di 8mila luoghi diversi. Saranno usate 17,3 milioni di siringhe e impiegati 41mila operatori, nel tentativo di terminare prima dell'inizio della stagione delle piogge. Il virus della febbre gialla è parente di Zika e dengue. L'Oms stima che si verifichino 200mila casi l'anno solo in Africa (100-200 casi l'anno in Amazzonia). L'area geografica interessata dalla febbre gialla è in espansione, soprattutto in Africa, in zone dove era considerata eradicata. In questo continente la trasmissione avviene principalmente nelle zone di savana centrali e occidentali.

Anche Medici Senza Frontiere ha avviato un importante intervento per supportare le autorità congolesi nella loro campagna di vaccinazione di massa contro la febbre gialla, che interesserà 10,5 milioni di persone. L'organizzazione ha preparato il lavoro di 100 équipe di 16 persone l'una, per una campagna di vaccinazione in tre distretti sanitari di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. Gli operatori di Medici Senza Frontiere vaccineranno 760mila persone, ovvero il 10% dell'obiettivo della campagna, che mira a vaccinare 7,5 milioni di persone nella città.

Questa campagna è un passo fondamentale per contenere la diffusione dell'epidemia di febbre gialla, ma nei prossimi mesi la vigilanza epidemiologica resterà cruciale.

La vaccinazione resta la migliore forma di prevenzione contro il virus.

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