Salute

Meno insaccati per ridurre il rischio di tumore al seno

Tra il consumo di salsicce e insaccati e tumore al seno vi è un legame. Lo conferma uno studio statunitense condotto dalla Harvard University che li inserisce nella “lista nera” degli alimenti cancerogeni

Meno insaccati per ridurre il rischio di tumore al seno

Salsicce e insaccati sono gli alimenti considerati responsabili dell’insorgenza del tumore al seno.

A confermarlo è lo studio condotto dai ricercatori della Harvard TH Chan’s School of Public Health che ha comparato 15 studi approfonditi sull’argomento. Vi è un forte legame tra questi alimenti che richiedono la lavorazione e l’essiccazione della carne.

Il rischio di sviluppare il cancro è del 9% per chi ne fa un consumo frequente e eccessivo. I ricercatori sulla base degli studi condotti su “carne rossa processata e cancro” si sono resi conto che invece la carne rossa non processata, ossia la normale fettina di carne, non ha un legame significativo con il carcinoma.

Il tumore della mammella è il più diffuso tra le donne. In Italia nel corso del 2018 si sono stimati 1800 casi in più rispetto all’anno precedente per un totale di 52.800. Eppure circa il 23% dei tumori di questo tipo di possono prevenire curando l’alimentazione, contrastando l’obesità e riducendo il consumo di alcol e fumo. La ricercatrice Mayam Farvid che ha condotto lo studio alla Harvard University sostiene che bisognerebbe solo ridurre il consumo di questi alimenti a rischio per constatare cambiamenti nei dati stimati.

Salsicce e insaccati erano stati già inseriti nel 2015 nella “lista nera” degli alimenti cancerogeni da parte dell’Organizzazione Mondiale della Salute. Un’alimentazione sana e corretta è essenziale per prevenire il tumore al seno. L’ideale è consumare alimenti a basso consumo di grassi e dare più spazio al consumo di frutta e verdure.

Lo conferma un’altra ricerca statunitense pubblicata dal Journal Cancer Institute e condotta dall’oncologa Marleen Meyers che ha esaminato 49 mila donne di età compresa tra i 50 e i 79 anni, nella fase post menopausa. Le donne che nella loro dieta avevano ridotto il consumo di grassi nella loro alimentazione, nel corso degli anni contraevano meno malattie cardio- vascolari. I decessi a causa di insorgenza di tumore al seno, inoltre, si riducevano notevolmente.

Secondo la Meyers la riduzione dei rischi sarebbe legata al fatto che la diminuzione delle cellule adipose determinerebbe la minore produzione di estrogeni responsabili dell’insorgenza del cancro al seno.

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