Salute

A Palermo il primo caso al mondo: tumore asportato senza il bisturi

L'operazione all'Ismett di Palermo avvenuta utilizzando la tecnica endoscopica. Gli esperti: "Una innovazione"

A Palermo il primo caso al mondo: tumore asportato senza il bisturi

Una nuovo primato italiano. Questa volta nella medicina, all'Ismett di Palermo. Dove per la prima volta al mondo è stato asportato un tumore sottomucoso allo stomaco senza usare il bisturi.

L'intervento è avvenuto utilizzando la tecnica endoscopica, quindi senza dover incidere tagli al paziente di 51 anni. La svolta è epocale, visto che ogni anni si verificano solo in Italia dai 600 ai 900 casi di tumore simile che potrebbero essere operati in totale facilità. Il tutto è stato possibile grazie ad un innovativo sistema che ricuce il foro realizzato durante l'intervento. La donna è stata sottoposta ad una vera e propria gastrectomia cuneiforme, ovvero un'asportazione di un tratto di tessuto dello stomaco a forma di cuneo.

L'intervento si è sviluppato in due fasi. Nella prima fase, quella resettiva, è stata portata avanti con un elettrobisturi endoscopico miniaturizzato che ha consentito la rimozione della neoformazione e della parete gastrica adiacente. La seconda fase invece, quella di chiusura della parete gastrica, "è la più innovativa" ed è stata realizzata grazie ad uno strumento di sutura endoscopica di nuova generazione che ha permesso di richiudere la parete gastrica "senza necessità di fastidiosi tagli nella parete addominale e dolorosi tubi di drenaggio".

A spiegarlo all'Adnkronos sono stati i dottori Antonino Granata e Mario Traina. La paziente è stata in grado di muoversi subito dopo il risveglio dall'anestesia, di rialimentarsi già dopo 48 ore e ha potuto lasciare l'ospedale solo dopo tre giorni dall'intervento. "Fino ad oggi questo tipo d'intervento è stato sempre eseguito solo per via chirurgica - spiegano all'Huffington gli esperti -.

La letteratura scientifica riporta pochi tentativi di approccio endoscopico, solo in Cina alcuni interventi analoghi sono stati portati a termine ma con tecniche di sutura obsolete".

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